Molte novità all’Università dell’Insubria in materia di diritto allo studio e accoglienza

Molte novità all’Università dell’Insubria in materia di diritto allo studio e accoglienza, per avvicinare ancora di più l’ateneo ai suoi studenti e, soprattutto, per renderlo più internazionale e accessibile anche a chi viene da molto lontano. Tra i bandi appena aperti, numeroseazioni originali, come l’aiuto alle studentesse mamme e agli studenti che vivono momenti di difficoltà, ma anche una nuova politica di accoglienza diffusa che coinvolgerà le famiglie del territorio.
Il primo bando riguarda i benefici per il diritto allo studio. Come ogni anno i requisiti per l’accesso sono in base al reddito e al merito scolastico, ma con una grande novità, unica in Italia, per le studentesse mamme: per loro sono previste delle riduzioni di soglia nei parametri di merito, per riconoscere il periodo di maternità. Inoltre si segnala la possibilità di integrare la borsa di studio con un incremento monetario o sotto forma di ausili per gli studenti disabili che ne facciano richiesta. C’è anche un ritorno alle sovvenzioni speciali, ovvero contributi a fondo perduto fino a 1000 euro, per studenti che hanno subito gravi lutti o altri importanti eventi negativi in famiglia tali da pregiudicare la situazione economica o accademica. E oltre ai benefici economici per gli studenti meritevoli c’è la messa in bando di 48 posti gratuiti nei Collegi di ateneo.
Il secondo bando, riguardante le borse di merito finanziate con fondi di ateneo, si apre il 5 agosto: sono erogate ben 77 borse per l’anno accademico 2019-2020. Le novità sono 5 borse di studio per i vincitori delle olimpiadi delle scienze e delle lettere e 2 borse di studio per i vincitori dei concorsi che si sono svolti nell’ambito di TedxVarese e Ted@youth 2019.
Infine, due iniziative volte ad ampliare le tipologie di alloggio nelle sedi di Varese e Como. La prima è l’avvio di un bando aperto di ospitalità alla pari per raccogliere la disponibilità delle famiglie degli studenti, ma anche dei “normali” cittadini, ad ospitare, per periodi medio-lunghi, studenti stranieri o italiani provenienti da altre regioni. Sono previsti anche un contributo mensile per le spese di vitto e alloggio fino a 300 euro e, se chi ospita ha un figlio che è studente all’Insubria, 25 ore di collaborazione studentesca pagate dall’ateneo per il suo impegno nel fare da guida all’ospite nei primi momenti di ambientazione.
La seconda grande novità è un bando unico per i posti in collegio, che riguarda sia i posti gratuiti assegnati sulla base del merito, sia quelli a tariffa piena, i cosiddetti posti «uso foresteria». Quelli gratuiti sono rivolti agli studenti italiani, mentre quelli a pagamento sono per studenti Erasmus e «doppio titolo» in ingresso e ai dottorandi. Se avanzano posti alla fine delle assegnazioni delle varie categorie si attinge alla graduatoria delle richieste «uso foresteria». La novità più significativa di questo bando è che si abbandona la logica della priorità cronologica di arrivo delle domande a favore di una graduatoria di merito.
L’UNIVERSITÀ DELL’INSUBRIA CERCA ALL’ESTERO
UNA SQUADRA DI TOP PLAYERS
Undici come una squadra di calcio: tanti sono gli studenti internazionali di assoluta eccellenza, top players alla Ronaldo, che l’Università dell’Insubria ricerca all’estero con un bando appena pubblicato. La volontà dell’ateneo di aumentare l’attrattività internazionale e il livello qualitativo della propria platea studentesca passa anche attraverso un significativo incentivo economico: i migliori studenti stranieri, che abbiano conseguito il diploma di accesso nel loro Paese con un voto uguale o prossimo a quello massimo, potranno venire a studiare a Varese o a Como con una borsa di 6.000 euro. La squadra di “campioni” ingaggiati all’estero potrà scegliere uno dei molti corsi di laurea triennale o magistrale dell’Insubria, che ha investito in questa iniziativa quasi 70.000 euro.
Afferma Giorgio Zamperetti, delegato del rettore per le relazioni internazionali: «L’internazionalizzazione deve essere strumento di incremento della qualità. Abbiamo volutamente alzato l’asticella dei requisiti e l’importo delle borse per attirare da noi gli studenti stranieri più dotati, i veri talenti. Questi ragazzi, studiando da noi, arricchiranno con la loro presenza il territorio, magari fermandosi a lavorare da noi dopo la laurea; ma anche se dovessero andare altrove, continueranno a mantenere con lo stesso un rapporto privilegiato, rimanendo ambasciatori della nostra cultura nei loro Paesi e alimentando una catena virtuosa di talenti e risorse verso la nostra regione».
Una parte delle borse sarà destinata agli studenti internazionali che vorranno iscriversi a corsi di laurea erogati in lingua italiana: «L’italiano – conclude Zamperetti – è la quarta lingua più studiata al mondo e ci sono all’estero decine di migliaia di studenti italofoni a cui vogliamo proporci; persino un personaggio come il Papa, quando parla alle folle nei molti Paesi che visita, ormai non usa il latino o lo spagnolo, sua lingua madre, e tantomeno l’inglese, lingua franca ma legata a modelli ideologici troppo occidentali, bensì proprio l’italiano; dato l’alto interesse per la cultura e lo stile di vita del nostro Paese, l’attrattività internazionale deve dunque passare non solo per i corsi che eroghiamo in inglese, ma anche per quelli in italiano, permettendoci di esportare la straordinaria versatilità della nostra offerta formativa».