Le mazzette per i controlli sul fisco: il dirigente parla a lungo, verbale secretato



Stefano La Verde collabora anche se la Procura mette i sigilli alle sue dichiarazioni. La sensazione è che l’inchiesta sia ormai verso la conclusione
Quasi 20 ore di interrogatorio nel carcere del Bassone. Nuova svolta nell’inchiesta sulla tangentopoli del fisco a Como come rivela il quotidiano “La Provincia”, inchiesta che due mesi fa ha portato all’arresto dell’ex direttore dell’Agenzia delle entrate di Como Roberto Leoni, dei commercialisti comaschi Stefano e Antonio Pennestrì (figlio e padre), dell’imprenditore tessile Andrea Butti (ai domiciliari) e del dirigente della stessa Agenzia delle entrate, Stefano La Verde. Proprio quest’ultimo, tra giovedì e venerdì, ha chiesto e ottenuto di poter essere sentito dal pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Pasquale Addesso.
E ha riempito pagine e pagine di verbale: la Procura cittadina ha messo il sigillo della segretezza. Verbali secretati come lo erano già stati, in precedenza, per alcuni degli altri indagati e dunque impossibile conoscere il contenuto del lunghissimo interrogatorio. Pare scontato – anche dalle ore di interrogatorio – che La Verde ha deciso di collaborare con il magistrato