Ascoltare il Bauhaus cent’anni dopo, 20 artisti in mostra a Como




Nel 1919, esattamente 100 anni fa, a Weimar, l’architetto tedesco Walter Gropius diede origine alla Bauhaus. La Prima Guerra Mondiale era finita solo da un anno e la scuola d’arte tedesca inventò il design modernista del XX secolo e fu luogo di sperimentazione per molti artisti. Nonostante si respirasse, all’interno della società, un clima di ripresa da dopoguerra, fin dall’inizio il percorso della scuola, è stato caratterizzato dalla “fuga” rocambolesca dal regime nazista e dai suoi soffocanti precetti: antesignana nella lotta all’integrazione culturale, all’universalismo delle idee, alla questione femminile, agli autoritarismi.
La scelta del nome Bau-Haus, la casa del costruire, laddove si forma il neuer Mensch, cittadino dell’età moderna, come affermava Gropius, nel manifesto: rivelava l’intento programmatico di rifarsi a una concezione romantica delle fabbriche medievali, dove artisti e artigiani dovevano lavorare insieme utilizzando un linguaggio formale ritenuto da tutti esemplare e valido. Si apre così la magnifica stagione della scuola dove confluiscono i più importanti artisti del movimento moderno, tra cui Klee e Kandinskij.
Un aforisma di Vasilij Kandinskij recita “L’ arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla e indica il contenuto del futuro”, perciò, 100 anni dopo, si può ancora “ascoltare il Bauhaus” come quei 20 artisti che hanno risposto alla call dell’associazione culturale “Segreta Isola” per omaggiare il Bauhaus con una mostra collettiva curata da Doram Battaglia e Albertina Nessi, negli spazi di The Art Company, via Borgovico 163 A Como.
La mostra è stata inaugurata a fine luglio e, fino al 31 agosto, si possono vedere esposte le opere di Aldo Lombardo, Claudia Beulke, Clemente Tajana, Egle Vezzoli, Elisabetta Meneghello, Davide Romanò, Francesco D’Alconzo, Germana Bedont, Giovanni Ronzoni, Loredana Lombardo, Luisella Abbondi, Mario Di Leo, Marzia Mauri, Massimiliano Porcelli, Paola Sacchi, Paolo Cuccinato, Peter Seelig, Tommaso Dognazzi e la partecipazione speciale dell’artista Adriano Caverzasio e del fotografo Carlo Pozzoni.
Orari
Da lunedì a venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.30
Sabato su appuntamento
Ingresso libero