Niente Sinigaglia per le ragazze di Verga:”Deluso: mi hanno chiesto una cifra ingiusta”





IL presidente della formazione di calcio femminile:”Ci speravo, Gandler vuole 100.000 euro e loro ne pagano 32,000 di affitto al Comune, Andremo a Cantu’, grazie al sindaco”
Arriva la conferma di quello che sembrava abbastanza scontato. Niente stadio Siunigaglia per le ragazze della Acf Como di Stefano Verga, ex presidente del Como maschile (con Felleca, NIcastro e Corda), ora a tempo pieno proprietario e numero uno delle woman lariane (che partono dalla serie C). Verga le voleva portare allo stadio cittadino a giocare, in alternanza con il maschile di C. IL sogno è durato un paio di settimane, ora il patron ha gettato la spugna. E lo spiega a CiaoComo il motivo della sua delusione ed amarezza:”Non ce l’ho fatta a giocare al “Sini” (lo chiama proprio così lo stadio cittadino…ndr). O meglio: mi hanno chiesto – Gandler e soci – una cifra che ritengo ingiusta. 100.000 euro. In virtu’ dei costi che so pagano al Comune la ritengo troppo alta. Ho offerto al Como 50.000 euro per 12 partite: mi hanno risposto che era poco…..”.
Un Verga che, come al solito, è un fiume in piena anche se smorza subito i toni:”Nessuna polemica, va bene così. Forza Como, sia maschile che femminile“. E poi rilancia e spiega:”Si, ci sono rimasto male, triste, amareggiato. Considerando che l’affitto dello stadio è di 32.000 euro pensavo ad una cifra inferiore per noi. Invece no. Vabbè. Allora ai tifosi dico che giocheremo al centro sportivo di Cantu’ con tribuna di 2.500 posti. Il Comune non mi fa pagare perchèp crede al nostro progetto. E dire che ci chiamiamo Como. Boh…..posso solo ringraziare il sindaco Alice Galbiati e la sua giunta per aver supportato il nostro progetto. Amarezza per il Como e la sua scelta”.
“Mi auguro – conclude Verga – che il Como maschile riceva la concessione 6 piu’ 6 richiesta al Comune, ma voglio rcordare a sindaco Landriscina ed assessori che c’è anche la nostra realtà di calcio femminile da far crescere. Considerato che ne avrebbe giovato l’intera città – conclude l’imprenditore di Lipomo – penso che anche Como avrebbe dovuto fare un passo verso questo nostro progetto. Alla società Como 1907 dico che se vogliono avere la concessione deve poi permettere a chi vuole contribuire di giocare. Con prezzo adeguato. uN affitto in una struttura condivisa alla periferia di Como costa 15.000 euro e può essere condivisa. Perchè al Sinigaglia no ??“.