Bellano: l’arte omaggia l’Orrido in “Caduta Libera” la mostra curata da Velasco Vitali

17 agosto 2019 | 12:39
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Bellano: l’arte omaggia l’Orrido in “Caduta Libera” la mostra curata da Velasco Vitali
Bellano: l’arte omaggia l’Orrido in “Caduta Libera” la mostra curata da Velasco Vitali
Bellano: l’arte omaggia l’Orrido in “Caduta Libera” la mostra curata da Velasco Vitali
Bellano: l’arte omaggia l’Orrido in “Caduta Libera” la mostra curata da Velasco Vitali

Bellano, sponda lecchese del Lago di Como, è famosa per l’Orrido e per i Vitali, una famiglia di artisti in vari campi di cui Andrea, lo scrittore, è il più noto, Giancarlo, grande pittore scomparso un anno fa, e Velasco, il più giovane, è il più eclettico. Pittore, scultore, grafico e curatore di mostre d’arte come la più recente aperta al CIRCOLO di Bellano fino al 10 novembre.

CADUTA LIBERA, il titolo della mostra curata da Velasco Vitali, è un’indagine sull’oscurità, sulle sue sorprese e i suoi fantasmi. È un omaggio all’Orrido come luogo fisico e paesaggio dell’anima, ma anche un’escursione mentale sulle zone d’ombra e gli oggetti abbandonati o dimenticati che riaffiorano a nuova vita con sembianze diverse rispetto a ciò che erano e alle ragioni per le quali sono stati creati.

La suggestione s’ispira al movimento di un rivolo d’acqua quando oltrepassa uno scalino di roccia e diventa cascata. Dal mistero dell’erosione carsica e dall’insistente lavoro di scavo che l’acqua fa sulla pietra. Anfratti, grotte e gole sono “l’orrido” risultato di questa azione. Luoghi inaccessibili e paurosi che solo l’azzardo speleologico ogni tanto riesce a svelare, portando a galla qualcosa di sorprendente: è la memoria biologica stratificata e sedimentata, è un mondo naturale che scorre a nostra insaputa sotto di noi. Certe volte il fiume in piena esonda dal proprio alveo e l’acqua trascina con sé i sedimenti di superficie, svelando materiali e reperti ripuliti dai loro fronzoli, rimodellati e “sabbiati”: forme nuove sotto nuova luce.

caduta libera mostra

La mostra nasce dalla scoperta di un nucleo di venticinque opere che Gianni Maimeri (1884-1951), dipinse fra il 1906 e 1910 rinchiudendosi fra le gole di un Orrido. Sono dipinti mai esposti al pubblico e per la prima volta visibili nel loro insieme. Sono la testimonianza di uno slancio giovanile di chiaro impulso romantico, ma con una folgorante matrice espressionistica. Cromie che cercano di emergere dal buio.

Sulla parete opposta della grande sala, è allestito un estratto dal ciclo Gypsoteca di Agostino Iacurci: una ricerca di oggetti e simboli della memoria popolare che filtra e plasma gli elementi di classicità reinventandoli con uno spirito Pop di echi disneyani.

caduta libera mostra

Dalle finestre del Circolo, appare in giardino il non finito abbandonato ovvero i detriti di alcune importanti sculture realizzate presso la Fonderia Artistica Battaglia, storica officina milanese del bronzo dalla quale sono passati i più celebri scultori italiani del Ventesimo Secolo. Un grande tappeto blu, simbolo della cascata, ‘sgorga’ dalla scala barocca del Circolo e si riversa sulla contrada, invadendola. Al centro dell’atrio, uno smisurato orecchio giallo, opera di Agostino Iacurci, diventa simbolo metafisico, in ascolto degli echi dell’Orrido.

caduta libera mostra

CADUTA LIBERA
a cura di Velasco Vitali
Dal 26 luglio al 10 novembre 2019
CIRCOLO
Via Manzoni 50 . Bellano . Lago di Como

Organizzato da ArchiViVitali in collaborazione con il Comune di Bellano, Fondazione Maimeri

Orari: 27 luglio/1 settembre: mar/ven 18-22; sab/dom 11-13 . 18-22
2 settembre/10 novembre: sab/dom 11-13 . 16-18

Dal 5 dicembre 2019 al 17 gennaio 2020 la mostra si trasferisce alla
FONDERIA ARTISTICA BATTAGLIA
Via Oslavia 17 . Milano

GIANNI MAIMERI (1884-1951) nasce a Varano (VA) il 21 giugno 1884 da una famiglia appartenente a quella classe d’imprenditori che pioneristicamente diedero impulso alla nascente industria lombarda. Dopo una breve parentesi veneziana presso lo studio di Giuseppe Vizzotto, nel 1906 rientra a Milano e prosegue gli studi con Leonardo Bazzaro, stabilendo un rapporto molto intenso di stima reciproca con Emilio Gola, che chiama “maestro”. Raffaello Giolli presenta la sua prima personale nel 1918, a cui si susseguono molte personali e collettive presso le più importanti gallerie pubbliche e private. Maimeri s’ inserisce facilmente nella vita artistica italiana, ma se ne distacca dopo l’avvento del fascismo. Nonostante sia palesemente messo in disparte, nel 1929 vince la medaglia d’oro e il premio del Ministero delle Comunicazioni alla terza Esposizione del Paesaggio tenuta a Bologna. La vita di Milano lo coinvolge: nel 1929 ingaggia una dura battaglia con la Podesteria Milanese sul piano regolatore che prevede la chiusura dei Navigli. Testimonianze di quegli anni, il ciclo dei Trenta Navigli di Milano. Pittore e uomo
pubblico, dunque, ma anche imprenditore: nel 1923, insieme con il fratello Carlo che nel 1908 aveva conseguito la laurea in chimica industriale, rileva il Mulino Blondel alla periferia sud di Milano, e fonda la Fratelli Maimeri, una piccola azienda produttrice di colori, che con alterne vicende si svilupperà negli anni a venire fino a raggiungere dimensioni ragguardevoli. Nel 1951 Gianni Maimeri muore a Milano. Soltanto nel 1992 viene esposta e pubblicata per la prima volta al Museo della Scala una ricca sezione di Disegni di Musicisti dal grande valore storico oltre che artistico.
AGOSTINO IACURCI (1986) è un artista italiano che vive a Berlino. Afferma la propria cifra stilistica, utilizzando tutti le tecniche artistiche: pittura, pittura murale, scultura, disegno e installazione. Le sue opere sono caratterizzate da composizioni definite con colori brillanti, ai confini tra la figurazione e l’astrazione. Interessato principalmente agli oggetti di uso quotidiano, il suo linguaggio immediato trasmette molteplici livelli di interpretazione. Per andare oltre il limite della pittura, Iacurci ambienta opere e spazi scenografici, ricreando nuovi spazi. Ha esposto in molte
mostre, festival e partecipato a progetti in Europa, Stati Uniti, Brasile, Russia, India, Indonesia, Messico, Australia, Corea, Giappone e Taiwan. Le mostre recenti: Urban Art Biennale 2017, Völkinger Hütte, European Centre for Art and Industrial Culture, Germany; Cross the streets, Museo Macro Roma, 2017; FADA, House of Madness, The Watermill Center, New York, 2016; 16° Premio Cairo, Palazzo della Permanente, Milano, 2016; Codici sorgenti, Palazzo Platamone, Catania, 2015; From Street to Art, Italian Cultural Institute of New York, Artmosphere, Urban
art Biennale, Moscow, 2014. www.agostinoiacurci.com