Il dramma del padre che vuole vedere la figlia:”E’ un uomo disperato ed umiliato”



I legali dell’uomo arrestato per aver rischiato di provocare una strage sabato scorso spiegano la posizione. Separazione burrascosa con la moglie e tanti intoppi burocratici.
“E’ un padre disperato, vuole solo vedere sua figlia. Ma la burocrazia e assurde lungaggini lo impediscono. NOn voleva fare del male a nessuno. Si è sentito preso in ghiro, umiliato per l’ennesima volta”. Sono i legali del padre 58enne arrestato sabato scorso a Monte Olimpino (Giordano Freti e Sonia Terraneo) – dopo aver minacciato di spararsi se non poteva vedere la figlia che vive in una comunità di via Bellinzona – a precisare i termini della vicenda dell’uomo. poi arrestato perchè dalla sua pistola – nel tentativo di disarmarlo – sono partiti accidentalmente tre colpi, uno dei quali ha sfiorato alla giugulare (vena che passa dalla gola per raggiungere il cervello, una delle piu’ importanti) un carabiniere lì presente. Choc per il militare con prognosi – per fortuna – di 10 giorni per la ferita di striscio. Ma solo pochi millimetri di traiettoria ed il dramma poteva diventare ancora piu’ pesante.
Tutto parte da una burrascosa separazione – come la definiscono i legali Freti e Terraneo – con la moglie. Ai due è stata tolta la figlia che ora ha 9 anni e che vive in questa comunità di Monte OLimpino. I due restano in attesa di una consulenza chiesta dal giudice per capire se sono in grado di potersi occupare della bambina. Di rinvio in rinvio, sabato scorso l’uomo si è visto negare anche le sei ore che spettano per vedere la bambina. Da qui la sua decisione di prendere la pistola e barricarsi all’esterno della struttura che accoglie la piccola. Nei giorni prima l’uomo – pur di vedere la piccola – si era recato a Bellaria dove la bimba di trovata per qualche giorno di vacanza. Ma anche lì – poi con una relazione di una Coop sociale che gestisce la struttura -. era partita una segnalazione in Procura della sua presenza non autorizzata.
Al padre, accusato di porto abusivo di arma (ha il porto d’arma regolare, ma per attività sportiva), è stato convalidato l’arresto dal giudice davanti al quale è comparso. Ma poi ha potuto far ritorno a casa: il processo rimandato a settembre.