Giulio Anselmi, decano dei giornalisti italiani, a ZelbioCult

22 agosto 2019 | 10:04
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Giulio Anselmi, decano dei giornalisti italiani, a ZelbioCult

Per tutta l’estate Zelbio è stato il palcoscenico di incontri colti e divertenti grazie a ZelbioCult, la rassegna ideata e condotta da Armando Besio che invita nel piccolo paese del Triangolo Lariano protagonisti del mondo culturale italiano e non solo, mischiando i generi e giocando con le contaminazioni.

Penultimo incontro, sabato 24 agosto ore 21 nel teatro di Zelbio, una serata intitolata “Ultimissime notizie”, protagonista l’attualità con Giulio Anselmi – Presidente dell’Ansa – per riflettere sulle problematiche dell’informazione odierna, analizzando le motivazioni dell’attuale crisi della carta stampata e le nuove frontiere dell’informazione digitale.

Alsemi, genovese, è il giornalista in Italia che ha diretto il maggior numero di testate di primaria importanza: partendo dal Corriere Mercantile di Genova, è passato poi a La Stampa e al Secolo XIX, è stato direttore del settimanale Il Mondo, dal 1992 al 1996 de Il Messaggero e successivamente de L’Espresso. Condirettore del Corriere della Sera in una delle stagioni più torride, quella di Tangentopoli e della Guerra del Golfo: un direttore “de facto”, come sapevano gli addetti ai lavori, quando il direttore era Ugo Stille.

Anselmi sostiene che l’editoria oggi sia sinonimo di crisi, ma in realtà alla caduta delle copie cartacee dei giornali, -25% in 10 anni, corrisponde una tenuta su Internet. “Molti pensano che la multimedialità possa risolvere tutti i problemi e non c’è grande gruppo editoriale che non si stia impegnando su questo fronte – ha detto tempo fa – Il problema centrale, però, oggi è innanzitutto la qualità”.

Giulio Anselmi è il Presidente dell’ANSA dall’aprile 2009. Nato a Valbrevenna nel 1945, si è laureato in giurisprudenza all’Università di Genova ed ha cominciato a collaborare da studente al Corriere Mercantile. Consulente del programma televisivo Ballarò e docente a contratto insieme a Eugenia Romanelli di “Teoria e tecniche del giornalismo” presso l’Università LUISS Guido Carli, dal 2012 ha assunto la carica di Presidente della Federazione Italiani Editori Giornali (FIEG).

IN CALENDARIO:

La serata conclusiva del Festival è sabato 31 agosto con lo scrittore svedese più noto in Italia, e che ama il Belpaese: BJÖRN LARSSON – scrittore, traduttore e appassionato velista – racconta della sua ultima pubblicazione “La lettera di Getrud” (Iperborea), un romanzo sulla storia e sull’identità, su come questa venga costruita e in parte imposta, sui limiti della libertà umana. Il romanziere che è diventato famoso a livello internazionale con “La vera storia del pirata Long John Silver” e “Il cerchio celtico” passa ad una nuova tematica, il dramma della persecuzione degli ebrei legato alla questione dell’identità. Larsson è docente di letteratura francese all’Università di Lund, filologo, traduttore, scrittore e appassionato velista: ama l’Italia e parla perfettamente italiano.