Fino a domenica spettacoli per grandi e piccini nelle corti e nelle cave di Arzo con il XX° Festival di Narrazione






Si rinnova come ogni anno l’appuntamento di fine agosto con il Festival internazionale di narrazione di Arzo che quest’anno spegne venti candeline. Un traguardo importante festeggiato da tutto il borgo di Mendrisio alta, con l’arrivo di tanti artisti che attraverso spettacoli, appuntamenti e sorprese animeranno il Festival.
Al Festival partecipano artisti provenienti da diversi paesi, secondo un’accezione ampia e curiosa di teatro di narrazione, che apre alla conoscenza di territori e linguaggi nuovi. Storie che incantano, sorprendono, emozionano, senza rinunciare ad indagare e approfondire i cambiamenti, le speranze e i timori della società contemporanea. Grande spazio è dedicato alla programmazione per i bambini e un’attenzione speciale è riservata al pubblico degli adolescenti e dei giovani. La piazza, le corti e i giardini di Arzo sono la cornice ideale per garantire quella vicinanza tra artisti e pubblico necessaria alla narrazione. Le dimensioni del paese consentono di muoversi a piedi tra un evento e l’altro. Non mancano soste gustose e giochi per i piccoli.
Ad aprire l’edizione, domani sera, giovedì 29 agosto, sarà la magia delle Metamorfosi ovidiane di e con Gaetano Colella, Enrico Messina e Daria Paoletta, in scena nella suggestiva Cava Broccatello.
Venerdì 30, tardo pomeriggio lo spettacolo Morgen del collettivo Young Lab, a seguire Preludi all’amore di e con Luigi D’Elia e i Bevano Est e in serata, alla cava, La semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne di e con Marta Cuscunà.
Arzo, ex comune autonomo ora quartiere della città di Mendrisio, ha legato il proprio nome alle cave di marmo presenti sul suo territorio. Da Mendrisio seguire i cartelli per Rancate / Novazzano / Arzo
Nel dettaglio:
Giovedì 29 agosto

 
Ore 21.30 alla Cava Broccatello lo spettacolo Metamorfosi. Indistinto racconto (da Ovidio) di e con Gaetano Colella, Enrico Messina e Daria Paoletta.
Musiche dal vivo di Mauro Francioso, produzione Armamaxa teatro e Pagine-BiancheTeatro. Questo lavoro attraversa le Metamorfosi di Ovidio con la libertà di “tradirle” proprio nell’intento di narrarle. L’amore di Aurora per Titone, la corsa di Fetonte sul carro del Sole, la discesa agli inferi di Orfeo: ciascuna di queste storie è un universo colmo di spunti capaci di raccontare come gli archetipi del mito siano sempre vivi in ogni società e in ogni epoca e come la metamorfosi sia uno degli elementi essenziali del teatro e della vita stessa.
 
Venerdì 30 agosto

 
Alle 18.00 in paese, il collettivo Young Lab e lo spettacolo Morgen di e con Arianna De Angelis, Arnaud Fauconnet, Camilla Stanga, Elmira Oberholzer, Fedro Mattei, Laura Ponti, Lia Franchini, Meret Koenig, Noemi Zürcher, Sa-muel Cingari, Tiago Poretti.
È già domani: il pianeta devastato, tra disastri e crudeltà, e un’umanità alla deriva.
È il momento della presa di coscienza e della trasformazione.
Un gruppo di personaggi grotteschi con fantasia e desiderio si lanciano in un’uto-pia che diventa sempre più concreta: una nuova società da costruire. Apparizioni ed estratti teatrali animeranno il paese di Arzo per restituire, in versione site specific, scene e ambienti dello spettacolo.
Alle 19.00, alla corte dell’Aglio, Preludi all’amore di e con Luigi D’Elia e i Bevano Est. C’è una stagione che l’erba profuma di sera, i piedi vogliono stare scalzi, la notte promette un tremito. In quella stagione all’orizzonte, se socchiudi un poco gli occhi, puoi scorgere una nebbiolina, ma più leggera, una linea, densa. Quella è la linea delle storie, una foschia sottile che porta memorie, voci, carezze. A volte, sulla pelle, ti rimane come una salsedine, umida. Quelle sono le storie da raccontare. Quelle che rimangono sulla pelle.

 
Alle 21.30 alla Cava Broccatello, una delle voci più interessanti del teatro italiano contemporaneo, Marta Cuscunà con La semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne. Cos’è, oggi, il femminismo? Un pensiero superato? O un’esigenza ancora viva e necessaria?
Marta Cuscunà, artista e performer marchigiana, premio Hystrio 2019, dedica un progetto al recupero di figure femminili che, nella storia, hanno ripensato e scar-dinato i dogmi della cultura dominante.
Uno dei capitoli del progetto, è proprio La semplicità ingannata: lo spettacolo è ambientato nel Cinquecento, nel monastero di Santa Chiara di Udine, e racconta la storia di un’antica resistenza femminile. Nel convento, secondo l’usanza del tempo, venivano costrette alla monacazione le figlie delle famiglie più importanti, escluse così da ogni aspetto politico e sociale. Un gruppo di monache, però, decide di reagire e trasformare il monastero in uno spazio di contestazione e di libertà di pensiero. Nello spettacolo la storia delle Clarisse diventa il trampolino per un discorso più profondo sul «destino di generazioni di donne» e sulla «pos-sibilità di farsi coro per cambiarlo».
L’artista sarà ospite dell’ incontro pubblico dal titolo (R)esistenze femminili con Giada Cipollone, sabato pomeriggio in Corte di Miracoli
 
Sabato 31 agosto
 

 

 
Alle 14.30 in Corte dell’Aglio I Musicanti di Brema con Marco Cantori e Diego Gavioli dalla favola dei Fratelli Grimm. Ogni animale come ogni nota è un piccolo mondo e non importa che sia senz’ali oppure perfetto, o che abbia un qualche altro difetto. L’importante è che se gli animali stanno insieme, come le note fanno una ricca melodia, con anche più speranza di chi sta chiuso solo nella sua stanza. Così un asino zoppo, un cane sdentato, un gatto senz’unghie e un gallo con un’ala rotta, rifiutati dai loro padroni, decidono di partire per la città di Brema dove vogliono farsi assumere dall’orchestra musicale cittadina.

 
Alle 14.30 nei Girdini delle Scuole I racconti di Gloria di e con Claudio Milani. Suoni, colori e personaggi prendono forma dalle parole narrate e dalle storie nascono anche giochi fatti di grida e silenzi, battiti di mani e occhi chiusi a esprimere desideri. Gloria è una scatola di legno da cui escono piccoli oggetti, musica e arcobaleni. Ogni volta che Gloria si apre non si sa quale storia inizierà: sarà forse quella del Soldatino di piombo? O quella dei Liocorni? Il protagonista sarà Barbablù oppure Fagiolino?

 
Alle 14.30 in Giardino Castello Thioro. Un cappuccetto rosso senegalese con Fallou Diop, Adama Gueye, Andrea Carella. Reinvenzione dal respiro africano di una delle fiabe europee più popolari al mondo, Thioro, un cappuccetto rosso senegalese evoca soltanto il popolare racconto della bambina che, mentre attraversa il bosco per portare provviste alla nonna, incontra un temibile lupo che la inganna. In realtà, in un ritmo pulsante e grazie all’intreccio di diverse lingue, strumenti e immaginari, lo spettatore attraversa non il bosco, ma la savana, e incontra non il lupo, ma Buky la iena, in un viaggio immaginifico e bruciante attraverso l’Africa.
Alle 16.30 in tutto il paese Quattro passi. Piccole passeggiate per sgranchirsi l’anima di e con Antonio Catalano. Un viaggio iniziatico di un camminatore di nome Paolino, del quale il narratore non ci svela nulla, se non il suo desiderio di viaggiare, di pensare e ripensare, di dialogare con chiunque incontri (grilli, foglie, anatre, nuvole, montagne, vento, fulmine…) e soprattutto di imparare la lingua e i sogni di ciascuno. Una storia dedicata a chi sa sospendere il tempo, meravigliarsi, emozionarsi. Un invito rivolto a tutti noi ad abbandonarci allo stupore di cui è piena la vita di ogni giorno, a lasciare che il nostro cuore palpiti insieme a quello di Paolino e… a sgranchirci l’anima con lui.
Alle 16.30 in Corte dell’Aglio Zanna Bianca. Della natura selvaggia di Francesco Niccolini, con Luigi D’Elia. Nel grande Nord, al centro di un silenzio bianco e sconfinato, una lupa ha trovato la tana migliore dove far nascere i suoi cuccioli. Tra questi un batuffolo di pelo che presto diventerà il lupo più famoso di tutti i tempi: Zanna Bianca. Questo è uno spettacolo che ha gli occhi di un lupo, da quando cucciolo per la prima volta scopre il mondo fuori dalla tana a quando fa esperienza della vita, della morte, della notte, dell’uomo, fino all’incontro più strano e misterioso: un ululato sconosciuto, nella notte.

 
Alle 16.30 nel Cortile della Contessa ASHKA della neve di e con Simona Gambaro. Tra ghiacci e boschi innevati Ashka, giovane donna dagli occhi di foca, compie il suo viaggio: un cammino avventuroso che la porterà in cima alla montagna fino alla tana del grande orso bruno, sorvegliata nei suoi passi dalla magica saggezza di una vecchia civetta guaritrice. All’entrata della tana Ashka affronterà poi la prova più difficile: la paziente conquista della fiducia dell’orso, al quale porterà cibo ogni giorno, via via avvicinandosi, fino a poterlo guardare negli occhi.

 
Alle 16.30 nel Giardino Sensibile L’elefantino di e con Bruno Cappagli. Mamma e papà hanno dato a Bubu l’incarico di lavare tutti i calzini della famiglia. È un lavoro noioso e Bubu, mentre lava, si racconta una storia. Come per magia i calzini prendono vita e si trasformano in animali della giungla. L’elefantino incontrerà animali di tutti i colori e di tutte le dimensioni, ma soprattutto incontrerà canzoni, perché ogni calzino ha un suono che fa cantare. Sono suoni che ricordano l’Africa, voci che lasciano immaginare la terra, gli alberi o l’acqua verde e limacciosa del fiume.

 
Alle 18 in Cava Broccatello Simplon di e con Stefano Beghi , musiche dal vivo di Marco Prestigiacomo. A cavallo tra ’800 e ’900, in un’Italia ancora molto giovane, in una terra che ha da poco lottato per definire i suoi confini e consolidare la sua identità, l’economia, la politica e l’ambizione tecnico-scientifica spingono già per aprire una strada verso l’Europa al passo con i tempi: costruire una via ferroviaria nel cuore delle Alpi. L’esigenza di dividersi da un lato. Il bisogno di unire dall’altro. In mezzo, le persone…
Alle 18.30 in Corte dell’Aglio Conférence de choses di François Gremaud e Pierre Mifsud, con Pierre Mifsud. Pierre Mifsud saluta il pubblico e, di collegamento in collegamento, di soggetto in soggetto, di sponda in sponda, dal bisonte alla Regina Margot, da Descartes al bonbon Haribo, da Annie Hall alla Cometa di Halley, non smette più di parlare fino a che un cronometrista non lo ferma, tra una e otto ore dopo. Conférence de choses si presenta come una deambulazione idiota attraverso lo scibile umano – un modo ludico di celebrare il prodigio dell’esistenza.

 
Alle 18.30 nella Corte della Contessa Il taccuino di Simone Weil con Monica Ceccardi dal romanzo di Guia Risari. La storia di Simone Weil attraverso le sue letture, i suoi viaggi e i suoi grandi interrogativi sul mondo e la viscerale necessità di conoscerlo: il suo farsi operaia, combattente e insegnante per comprendere, per aiutare, per svelare la verità intesa come unica via per sentirsi forti e uniti. Un invito rivolto ai giovani spettatori ad attivare il pensiero, a non cedere all’omologazione, a manifestare la propria unicità, a reclamare il diritto al rispetto e alla dignità.

 
Alle 21.30 in Cava Broccatello Un alt(r)o Everest di e con Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi. Jim Davidson e Mike Price sono due amici. Nel 1992 decidono di scalare la loro montagna: il Monte Rainier nello Stato di Washington. Ma le cose non sono mai come ce le aspettiamo e quella scalata non sarà solo la conquista di una vetta. Sarà un punto di non ritorno, un cammino impensato dentro alle profondità del loro legame, un viaggio che durerà ben più dei 4 giorni impiegati per raggiungere la cima.
Domenica 1 settembre
Alle ore 11 in Cava Allio (S)legati di e con Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris. La storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates e del loro sogno ambizioso: essere i primi a scalare il Siula Grande dalla parete ovest. È anche la storia di un’amicizia, e della corda che, durante quella terribile impresa, li lega. Che mette la vita dell’uno nelle mani dell’altro. Del momento in cui la relazione è portata al limite estremo e ti costringe a fare quel gesto che appare così violento e terribile, ma che invece, a volte, è l’unico necessario. Per salire alla cava Allio 15 min. a piedi, si consigliano scarpe comode.

 
Alle 14.30 in Corte Atelier Ho un’idea! dal gioco “facciamo che…” di e con Prisca Mornaghini e Antonello Cecchinato. ue personaggi giocano al “facciamo che…”. In questo modo compiono un viaggio che prevede svariati mezzi di trasporto grazie alla trasformazione immaginaria degli oggetti di scena, pericoli, avventure e persino l’incontro con un “cattivo”. Uno spettacolo che invita a divertirsi in modo creativo e che ammicca al tema della condivisione e della solidarietà.

 
Alle ore 16,15 in Corte dell’Aglio Se mi Amy di e con Naya Dedemailan. È la storia di Elen e Alan, due adolescenti che si ritrovano a lottare contro le proprie “dipendenze”. Una battaglia di cadute e ricadute, con piccole vittorie e cocenti delusioni, uno sviluppo drammatico con momenti di ironia. Lo spettacolo è uno spaccato della vita familiare insieme alle riflessioni di Elen come donna, intrecciato con la parabola tragica della cantante Amy Winehouse. Come due treni che percorrono binari diversi ma paralleli, le loro storie s’incontrano, s’intrecciano e si confondono.
Alle 18,15 nel Giardino delle Scuole Rimanendo sul confine. Ovvero: la volta che rincorsi il fante di cuori di e con Stefano Beghi. Quello che resta sono da una parte gli Stati, le loro regole e le loro procedure, dall’altra le persone, i sogni, le necessità. Quella linea rappresenta da sola il confine di uno stato, il confine del lecito e delle possibilità, il confine tra povertà e dignità, tra il bisogno e la voglia, tra la “giusta misura” e “il di più”. Nella grande storia di un mondo troppo piccolo nasce solo una domanda: perché di là non si può andare?
Alle ore 18.30 nel Cortile della Contessa Piccolo come le stelle. Vita di Giacomo Puccini di e con Elisabetta Salvatori, violino di Matteo Caramelli. Nasce in una famiglia di musicisti ma stenta a credere d’avere talento, e l’insicurezza non lo lascia mai. Si meraviglia di essere il successore di Verdi, di essere voluto nei salotti bene dell’epoca, di essere diventato tanto ricco, in poco tempo, di essere cercato dalle donne. Anche all’apice del successo Giacomo Puccini teme di non essere all’altezza delle aspettative del pubblico e del suo editore. Si sente ancora piccolo, ma vede che anche le stelle sono piccole viste da qui.
 
Ricordiamo che gli appuntamenti del festival sono a pagamento salvo Morgen spettacolo itinerante venerdì alle 18.00, Memorie della Vallascia sabato e domenica e l’ingresso a Corte dei Miracoli, Corte Camaleonte e Giardino sensibile che sono gratuiti
Biglietti
• spettacolo serale (giovedì, venerdì e sabato 21.30) fr. 30.- / fr. 20.- (fino ai
25 anni)
• preserale venerdì, sabato e domenica fr. 20.- / fr. 10.- (fino ai 25 anni)
• spettacolo domenica mattina in cava (adulti) fr. 15.- / fr. 10.- (fino 25 anni)
• spettacolo domenica mattina in cava (bambini) gratis fino ai 4 anni; fr. 5.- dai
5 ai 13 anni; fr.10.- fino ai 25 anni; fr. 15.—tutti gli altri
Possibilità di abbonamenti a più spettacoli
Segnaliamo che i posti a sedere sono assicurati unicamente per gli spettacoli
serali (21.30), per gli altri spettacoli fino al loro esaurimento.
Casse
Orari di apertura della corte info
venerdì dalle 17.30 alle 21.00, sabato dalle 12.00 alle 21.00 e domenica dalle
12.00 alle 18.30
Orari di apertura cassa cava
giovedì dalle 20.30 alle 21.30, venerdì dalle 20.30 alle 21.30,
sabato dalle 10.00 alle 11.00 / dalle 17.00 alle 18.00 / dalle 20.30 alle 21.30 e
domenica dalle 10.00 alle 11.00
In caso di pioggia gli spettacoli si terranno al coperto
Gastronomia
Il punto ristoro
Il BarAonde
L’Osteria del maestro
BarCava
Emerenda per una pausa merenda sabato e domenica dalle 15.30 alle 16.00 in piazza