Come è morto Caravaggio? Un cold case nel libro “L’ultimo respiro del corvo”

5 settembre 2019 | 19:37
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Come è morto Caravaggio? Un cold case nel libro “L’ultimo respiro del corvo”

Malattia o omicidio? Come è morto Michelangelo Merisi detto il Caravaggio? E se fosse stato ucciso, chi voleva fargli del male? Su questi elementi si basa il thriller “L’ultimo respiro del corvo” (rd.Skira), scritto da Silvia Brena e Lucio Salvini che, sabato 7 settembre alle 18 sarà presentato alla libreria Ubik di piazza San Fedele a Como.

La biografia del pittore dice che Caravaggio si è spento il 18 luglio 1610 in solitudine una locanda di Porto Ercole, divorato dalla febbre dopo una vita irrequieta e violenta. Ma è andata veramente così? Forse la verità o si nasconde tra le pieghe di una copia di un quadro famoso, il Martirio di sant’Orsola, dipinta dal Caravaggio poco prima di morire e da molti ritenuto una denuncia del suo assassinio. Un mistero che un critico d’arte sui generis, gay, tormentato, ipocondriaco e coltissimo, è chiamato a risolvere.

ubik l'ultimo respiro del corvo

“L’ultimo respiro del corvo” è un vero cold case che si dipana nel corso dei secoli e che porterà a scoprire i veri responsabili della morte del pittore, ma anche a sollevare il velo su uno dei peggiori casi di corruzione e malaffare all’interno del Vaticano. Il baricentro del romanzo, infatti, è a Roma, ma ci sono tante altre città che vengono a volte descritte, a volte evocate come Mantova, Venezia e Genova, è importantissima la geografia di questo romanzo che, con occhio attento, accompagna il lettore in un viaggio sulle vicende che hanno portato il Caravaggio a una vita quasi divisa in due, scissa come le sue figure, metà in ombra e metà in luce.

Modera l’incontro Pietro Berra, giornalista de La Provincia. Ingresso libero