1969: l’arte invase Como. “Campo Umano” la mostra convegno 50anni dopo




21 settembre 1969: a Como avvenne qualcosa di eccezionale, le vie e le piazze della città furono invase dalla mostra-evento “CAMPO URBANO, interventi estetici nella dimensione collettiva urbana” a cura di Luciano Caramel con interventi effimeri e spesso spiazzanti per la cittadinanza e l’opinione pubblica dell’epoca. La manifestazione nacque dall’esigenza di portare l’artista a diretto contatto con la collettività di un centro urbano, con gli spazi in cui essa vive quotidianamente, con le sue abitudini, le sue necessità, dando la possibilità all’artista di realizzarsi in piena libertà e quindi con maggiore potenzialità operativa.
La mostra si inserì in un più ampio dibattito tra i curatori e i critici del tempo sugli eventi espositivi che andavano moltiplicandosi nelle strade e nelle piazze delle cittadine italiane tra il 1968 e ‘69. In mezzo ai movimenti di protesta e antiautoritari sbocciati nel ‘68, e la conseguente occupazione delle strade da parte di studenti e lavoratori, Campo Urbano, come altre mostre di questi anni, cercava un nuovo contatto con la realtà della vita quotidiana e con un pubblico più ampio dei soli appassionati d’arte. Una relazione che si rivelò non priva di ambiguità.
Oggi, a mezzo secolo di distanza, apre a Como “Campo Umano – Arte pubblica 50 anni dopo”, il 21 e 22 settembreun convegno di due giorni e una mostra che, fin dal titolo, rievocano l’evento artistico del 1969.
Il progetto celebra l’ anniversario di “Campo Urbano”, analizzandone successi e fallimenti nel contesto storico-artistico e sociale dell’epoca. Allo stesso tempo vuole ridiscutere le possibilità e le forme odierne di arte pubblica, in uno scenario politico, sociale e tecnologico in cui l’idea stessa di spazio e di bene pubblico, il concetto di collettività e comunità, sono profondamente mutati rispetto a quegli anni.
Il convegno
Diviso in due giornate, il convegno vede la partecipazione di artisti, critici, curatori e storici tra i più significativi esperti della materia, oltre a presentare nuovi interventi video di studenti del Biennio Specialistico di Arti Visive e Studi Curatoriali di NABA.
Nella giornata di sabato – dopo aver introdotto il contesto sociale e politico italiano di quegli anni (Robert Lumley) – verranno discusse le forme di arte pubblica che hanno avuto luogo in Italia tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70 (Alessandra Acocella, Luca Cerizza, Alessandra Pioselli, Francesco Tedeschi e Tommaso Trini). In questo
contesto verrà approfondito il caso di Campo Urbano, attraverso la testimonianza di alcuni dei suoi protagonisti (Giuliano Collina, Mario Di Salvo, Ugo La Pietra, Gianni Pettena e Grazia Varisco).
La giornata di domenica sarà, invece, focalizzata sugli sviluppi più recenti dell’arte pubblica, con una particolare attenzione alla realtà delle metropoli e megalopoli europee e asiatiche, e alla relazione con un mutato contesto sociale, politico e tecnologico profondamente influenzato dalle strategie di commercializzazione, privatizzazione e
sorveglianza tipiche del capitalismo avanzato. Gli interventi di Zasha Colah, Hou Hanru, Roberto Pinto e Marco Scotini discuteranno alcune strategie di intervento artistico negli spazi pubblici di diverse aree geografiche. Una tavola rotonda con la partecipazione di studiosi, curatori e artisti (Massimo Bartolini, Cecilia Guida, Francesco Jodice e Margherita Moscardini) chiuderà la conferenza.
CAMPO UMANO – Arte pubblica 50 anni dopo
Un progetto a cura di Luca Cerizza | Zasha Colah
Convegno:
21-22 settembre 2019
Villa Olmo (via Simone Cantoni 1, Como)
Mostra:
Documentare l’effimero. Immagini e materiali da Campo Urbano
Opening: 21 settembre 2019, h 18.30
22 settembre – 26 ottobre 2019
borgovico33 (via Borgo Vico 33, Como)
orari: 10-18 (sabato e domenica)
su appuntamento (lunedì-venerdì)
La nostra intervista al curatore Luca Cerizza
Contemporaneamente anche la Pinacoteca civica, in collaborazione con l’Associazione culturale Art Company e la Galleria Ca’ di Fra’ di Milano, per celebrare i 50 anni di questo storico evento, espone nello spazio “Campo quadro”, un’opera inedita e appositamente realizzata nell’ambito di StreetScape8 da uno dei protagonisti di Campo Urbano, Ugo La Pietra.
L’installazione è composta da due fotomontaggi che mettono a confronto l’intervento dell’artista sull’isola pedonale di Como in occasione della mostra del 1969 con una sua analisi dell’isola pedonale di Milano, via Paolo Sarpi, utilizzata oggi per il carico e scarico delle merci del mercato all’ingrosso. Il confronto è presentato anche con opere che alludono all’abitare urbano dal titolo “Abitare è essere ovunque a casa propria”.
L’opera sarà visibile nello spazio di Campo quadro dal 21 settembre fino al 13 ottobre.
In occasione della Giornata del Contemporaneo, prevista il 12 ottobre, sarà organizzato nella Sala d’Onore della Pinacoteca civica alle ore 17, un momento di incontro e racconto con alcuni dei protagonisti di Campo Urbano: Ugo La Pietra, Gianni Pettena, e Giuliano Collina.
Il 12 ottobre sarà anche la data di avvio dell’ottava edizione di StreetScape, manifestazione ideata e promossa dall’Associazione culturale ArtCompany in collaborazione con il Comune di Como, che quest’anno riprendendo l’eredità di Campo Urbano, intende far riflettere sulle nuove possibilità di interazione tra l’arte contemporanea e il tessuto urbano della città. Street Scape si sviluppa come una mostra pubblica diffusa nelle piazze e nei cortili della città che vedrà quest’anno la partecipazione di Ugo La Pietra, Gianni Pettena, Christian Balzano, Michele Giangrande, Francesco Garbelli (https://streetscapecomo.com)