Cecilia Strada, Federico Pennestrì, Nina Vedelli: settembre alla Ubik finisce con un triplete

25 settembre 2019 | 12:53
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Cecilia Strada, Federico Pennestrì, Nina Vedelli: settembre alla Ubik finisce con un triplete

Tre appuntamenti con gli autori alla libreria Ubik Como, un filotto che presenta tre libri, molto diversi tra loro, ma che meritano attenzione per le problematiche di cui trattano o, come nel caso di “Breve storia triste del mondo” di Nina Verdelli, per regalarci qualche sorriso sulle nostre sfighe quotidiane. Gli altri due autori in arrivo alla Ubik di piazza San Fedele sono Federico Pennestrì con  “Eppur si muore. Vivere di più o vivere meglio?”Cecilia Sarti Strada con “La guerra tra noi”.

In ordine cronologico tocca a Pennestrì aprire le danze giovedì 26 settembre, ore 18, in compagnia della giornalista e conduttrice di Conversescion su Ciaocomo Radio, Claudia Fasola per presentare “Eppur si muore. Vivere di più o vivere meglio?“, (Ugo Mursia Editore).

ubik settembre

Mai come oggi la vita dell’uomo è caratterizzata dalla presenza della medicina. La morte, la malattia, la vecchiaia, la fatica, la follia e la miseria sono i mali che la medicina, talvolta speranza, talvolta illusione, si è prefissata di curare, alleviare, ritardare. Duemila e cinquecento anni dopo Ippocrate e Galeno, una parte impensabile della sofferenza umana è stata spazzata via dagli incredibili successi della scienza biomedica, tanto che oggi non cerchiamo più il mito dell’immortalità nella buona condotta, negli idoli e nella superstizione, ma nelle prescrizioni, nelle provette e nei camici asettici di chi la professa.
Eppure oggigiorno l’insoddisfazione nei confronti della medicina serpeggia sia in chi la pratica, il medico, sia in chi la riceve, il paziente. Come mai accade questo?
Scegliere se la medicina sia speranza o illusione dipende da cosa vogliamo fare di essa, e qui subentra la filosofia. Per la prima volta nella storia, a noi la scelta.

Federico Pennestrì, comasco, è ricercatore presso Istituto Ortopedico Galeazzi e docente alla Facoltà di Medicina dell’Università San Raffaele

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Venerdì 27 settembre, sempre alle ore 18, il primo appuntamento della rassegna “Spazio al femminile” della Women in White – Society che con la libreria Ubik ha un consolidato rapporto di collaborazione. Trattandosi di un’associazione culturale prettamente, ma non esclusivamente, femminile, le tematiche toccate nella rassegna vertono spesso su parità di genere, violenza sulle donne, storie al femminile. Non è il caso di “La guerra tra noi” (Rizzoli), di Cecilia Sarti Strada, filantropa e saggista, ex presidente dell’ONG Emergency.   Dalla lunga estate del G8 di Genova e delle Torri gemelle sono passati oltre quindici anni di guerra. Oggi guardiamo a Parigi, a Londra, a Barcellona, e siamo tutti più terrorizzati, nonostante l’impegno e i soldi investiti per la nostra sicurezza. Che cosa è andato storto? Cecilia Strada cerca le risposte nelle storie che lei stessa ha vissuto in prima in persona. Ne uccide più la guerra o la corruzione, in Afghanistan come in Italia? Che cosa collega le nostre tasse a un vigile urbano in Afghanistan che viene ricoverato sette volte per ferite da arma da fuoco? Chi ci guadagna a testare nuove armi in terra sarda e quanto invece costa ai cittadini che pagano il conto in salute? Infine, cos’è la sicurezza che desideriamo tutti, italiani e iracheni? La si potrà ottenere con altra guerra? Ed è ragionevole immaginare che il sistema della guerra possa essere mutato proprio da coloro che ne traggono vantaggio?

Un appuntamento assolutamente da non perdere per comprendere e analizzare più da vicino un momento storico come quello che stiamo vivendo, tra fenomeni migratori e politiche nazionali ed europei che ci chiamano a una forte presa di coscienza e assunzione di responsabilità.
Dialogherà con l’autrice Paola Minussi, presidente della Women in White – Society.  A seguire – e su prenotazione – la cena con l’autrice. Posti limitati, iscrivetevi inviando un messaggio WhatsApp al numero 3474324397.

Di registro più leggero, ma non per questo banale, anzi, il libro di Nina Verdelli che sarà presentato sabato 28 settembre alle ore 18. “Breve storia triste (del Mondo)” (Baldini+Castoldi), oltre a essere un tormentone virale che ha conquistato i social, ora è diventato il libro di debutto di Nina, giornalista di Vanity Fair, Amica e Glamour, nonchè figlia del direttore di Repubblica.

Ivan Cotroneo, nella prefazione al libro parla di “una specie di esercizio filosofico che in maniera brutale e diretta toglie fronzoli e orpelli e ti mette di fronte l’essenza possibile della storia, a volerla guardare con il filtro dell’ironia”. La Verdelli ha selezionato film della storia del cinema, serie tv cult, cartoni animati, libri da leggere almeno una volta nella vita, periodi storici e personaggi iconici, episodi di vita quotidiana e abitudini social, trasformandoli in una sua breve storia che interpreta il mondo. Una raccolta di rapidi racconti sulle piccole-grandi sfighe di ogni giorno, che si propone di diventare un gioco di società da godersi con gli altri.

Nina Verdelli, classe 1985, laurea in Filosofia all’Università degli Studi di Milano e un Master in Relazioni Internazionali presso la New York University, dialogherà con Giuseppe Rondinelli nella sua presentazione comasca