Delitto di Vighizzolo: la furia del genero sulla pensionata, colpo fatale alla gola
Primo esame esterno della salma, ora l’autopsia chiesta dalla Procura. I litigi tra i due erano sempre più frequenti.
Un colpo alla gola, fatale. Altri cinque o sei in varie parti del corpo. In attesa dell’autopsia – prevista per le prossime ore – il medico legale ha effettuato l’esame esterno sul cadavere di Celestina Castiglia, 78 anni, ex bidella in pensione a Vighizzolo di Cantù. Ad ucciderla il genero Massimiliano Bellugi, 40 anni, giardiniere disoccupato: il delitto, nell’abitazione di via Cartesio, martedì all’ora di pranzo dopo l’ennesimo litigio tra i due. La donna colpita da diverse coltellate dell’uomo durante un raptus di ira e follia.
I due avevano già avuto pesanti contrasti in passato. Almeno in un paio di occasioni in passato i carabinieri erano già intervenuti per sedare dissidi scoppiati nella casa. E la pensionata, grazie anche alla mediazione dei militari, aveva sempre deciso di non sporgere denuncia. Il delitto sarebbe maturato dopo un rimprovero della donna. Bellugi, che ha poi chiamato il 112, avrebbe già fatto ampie ammissioni di colpevolezza. Per lui interrogatorio in carcere dove è rinchiuso con l’accusa di omicidio volontario.