“Un bès”, il mondo ostile di Antonio Ligabue apre la stagione del Teatro San Teodoro




“Un bès… Dam un bès, uno solo! Che un giorno diventerà tutto splendido. Per me e per voi”...è Toni che supplica un bacio nella sua parlata alto emiliana. Antonio Ligabue, quarant’anni trascorsi senza aver mai ricevuto un bacio. Un solo bacio in cambio di tutta la sua arte e il suo talento. Si apre con un applauditissimo spettacolo di Mario Perrotta, nei panni del pittore naif, la stagione del Teatro San Teodoro di Cantù. Venerdì 11 ottobre alle 21 “UN BÉS
ANTONIO LIGABUE” è il racconto, per parole ed immagini disegnate a carboncino direttamente in scena, del matto del paese, così era visto Ligabue, lui che viveva questa condizione di sdoppiamento: da una parte un corpo estraneo rifiutato, dall’altra un’artista che facevano scalpore.
 

“Se vi do un quadro, dopo voi mi volete bene?” Toni offre in cambio quel che sa fare per una briciola d’amore. “Un bès” è quel che serve, O manca“. Il bacio desiderato, il bacio elemosinato, il bacio negato che ha lasciato un solco profondo nella sua personalità. Perrotta fa un ritratto vibrante, in cui si trasforma fisicamente nell’artista, ne indossa la cadenza reggiana rievocando il rapporto del pittore tra le cose e la loro raffigurazione, narrando e disegnando con tratti secchi e dettagliatissimi.
 
Perrotta punta tutto sull’esclusione dell’uomo Ligabue, sulla follia che lo attraversava, sull’amore tanto cercato e mai avuto dall’infanzia di abbandono in Svizzera, alla solitudine tra boschi e argini nella Bassa Lo spettacolo diventa, così, un affondo nella vicenda dell’uomo toccato dalla grazia, ma misconosciuto e deriso da tutti.
 

UN BÉS
ANTONIO LIGABUE (Stagione Prosa)
uno spettacolo di e con Mario Perrotta