Mario Radice e la Cultura accessibile. In Pinacoteca percorsi CulturAbili

11 ottobre 2019 | 20:34
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Mario Radice e la Cultura accessibile. In Pinacoteca percorsi CulturAbili

L’Assessorato alla Cultura di Como, Carola Gentilini, nell’ambito della mostra Mario Radice: il pittore e gli architetti in Pinacoteca sino al 24 novembre prossimo, ha attivato un importante sodalizio con il Lions Club Como Host, di cui Mario Radice e Ico Parisi sono stati soci fondatori nel 1953 e presidenti (Radice nel 1962, Parisi nel 1967), il Lions Club Como Plinio il Giovane e il Lions Club Como Lariano, con l’obiettivo di rendere la cultura sempre più accessibile.

L’esposizione dedicata al maestro astrattista diventa occasione per un cammino di attività improntate alla conoscenza e allo scambio che vede coinvolti diversi fruitori con modalità dirette e indirette, volte a valorizzare le singole personalità in un quadro di dialogo comune.
Nasce quindi il progetto CulturAbili, iniziative di accessibilità alla Cultura, che prevede percorsi alla mostra aperti alla cittadinanza e alle scuole condotti da ‘nonni ciceroni’, visite al buio guidate da non vedenti ed ipovedenti con la collaborazione dell’Unione Ciechi di Como, laboratori esperienziali rivolti a persone diversamente abili, atelier artistici destinati ai bambini.

mostra radice culturabili

L’istallazione dell’architetto Fabio Fornasari Biblioteca Astratta e un “Velario” avvicineranno il pubblico alle opere di Radice attraverso una esperienza di contatto per esplorare le linee e le spazialità dell’artista interiorizzandole. Tutte le iniziative sono offerte gratuitamente al pubblico grazie al contributo dei Lions di Como.

L’architetto e museologo Fabio Fornasari, direttore artistico del Museo Tolomeo dell’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza di Bologna, descrive la sua istallazione appositamente creata per la mostra dedicata a Mario Radice “Un’idea che non sia incarnata nei nostri gesti quotidiani è pura astrazione. Potrebbe sembrare una provocazione, invece è la chiave che ci permette di comprendere il lavoro di Radice e per coglierne il significato come esperienza. La Biblioteca Astratta incarna questo principio: una serie di libri, pagine, materiali che sintetizzano un secolo di astrattismo che parte da Radice, Rho, Galli per arrivare a Munari, Komagata e Halley. Una biblioteca da manipolare per creare sculture, spazi, architetture, pitture.

Tutti gli eventi CulturAbili si svolgeranno in Pinacoteca civica:

4 e 11 ottobre ore 16

Incontri di formazione –
Appuntamenti destinati a operatori al buio e nonni ciceroni

13 ottobre ore 16, bambini dai 6 ai 10 anni

in occasione della Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo FAMU 2019

10 novembre ore 16, bambini dai 3 ai 6 anni

Affresco
Laboratorio artistico per esplorare con materia e colori i quadri astratti di Radice

19 ottobre ore 16 e 8 novembre ore 18

Visite al buio
Visite guidate condotte da operatori non vedenti rivolte ad un pubblico eterogeneo

22 ottobre ore 10 e 5 novembre ore 10

C’era una mostra…
Visite guidate transgenerazionali condotte dai nonni ciceroni destinate alle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio

mercoledì 30 ottobre ore 14

venerdì 8 novembre ore 14

venerdì 15 novembre ore 14

mercoledì 20 novembre ore 14

Segno e radice
Laboratorio esperienziale rivolto a persone diversamente abili de La Nostra Famiglia, Il sorriso, Il Gabbiamo e Tam Tam

mostra radice culturabili

Fabio Fornasari

Biblioteca Astratta, 2019

Istallazione interattiva accessibile

Un’idea che non sia incarnata nei nostri gesti quotidiani è pura astrazione. Potrebbe sembrare una provocazione, invece è la chiave che ci permette di comprendere il lavoro di Radice e per coglierne il significato come esperienza.

La Biblioteca Astratta incarna questo principio: una serie di libri, pagine, materiali che sintetizzano un secolo di astrattismo che parte da Radice, Rho, Galli per arrivare a Munari, Komagata e Halley. Una biblioteca da manipolare per creare sculture, spazi, architetture, pitture.

Pittura, scultura , architettura e libro sono spazi dove ci si muove con gli sguardi, con il corpo e con le mani. La conoscenza del mondo, non solo per i bambini, è plurisensoriale. Tra tutti sensi il tatto, usato spesso con pudore, completa gli altri sensi e dà altre informazioni utili alla conoscenza di tutto ciò che ci circonda. La mostra Mario Radice: il pittore  e gli architetti ci racconta tre episodi che legano la sua ricerca artistica ai tre importanti  architetti di Como.

Come raccontare questa storia di valore senza restare ancorati alla sola parola al racconto verbale?

Possono le sole immagini trasmettere la qualità della ricerca?

È possibile farne un’esperienza di natura tattile non banale?

Per dare risposta a queste domande semplici dobbiamo ricercare nella mostra gli elementi che possono attivare l’attenzione del pubblico e che possono essere compresi anche da chi non vede. Il lavoro di Radice è fortemente spaziale. Lo spazio è la sostanza nella quale viviamo e nella quale compiamo ogni nostro movimento: tutti hanno un’idea di spazi. Il lavoro di radice è fortemente spaziale: fatto di proporzioni, ritmi, forme e superfici.

Il suo come quello dei colleghi comaschi non termina con la loro esperienza. Nel tempo è Bruno Munari l’interprete di questa lezione e la sviluppa nelle sue opere astratte, come i positivi negativi. Ma è con il suo lavoro sui libri, i prelibri, che Munari ci porta oltre il senso della pagina per entrare in un’opera d’arte globale. Komagata lo comprende e lo sviluppa nella sua serie di piccoli volumi da manipolare.

La Biblioteca Astratta è quindi un modello ideale che ricombina le idee dell’astrattismo da Mario Radice a Peter Halley passando per Munari.