Opera lirica: “La Sonnambula” di Bellini sul palco del Teatro Sociale

23 ottobre 2019 | 17:12
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Opera lirica: “La Sonnambula” di Bellini sul palco del Teatro Sociale
Opera lirica: “La Sonnambula” di Bellini sul palco del Teatro Sociale
Opera lirica: “La Sonnambula” di Bellini sul palco del Teatro Sociale
Opera lirica: “La Sonnambula” di Bellini sul palco del Teatro Sociale

Domani sera, giovedì 24 ottobre “La sonnambula” di Vincenzo Bellini torna in scena al Teatro Sociale di Como in un allestimento in co-produzione con i Teatri di OperaLombardia e Ópera de Las Palmas de Gran Canaria, per la regia di Raúl Vázquez, le scene di Sergio Loro, i costumi di Claudio Martín, le luci di Vincenzo Raponi, sul podio Leonardo Sini. Sabato 26 ottobre, sempre alle 20.00, la replica.

“La sonnanbula” torna a Como non solo perchè nei 200 anni del teatro cittadino l’opera di Bellini è stata rappresentata più volte, ma, se vogliamo, è proprio un ritorno al luogo dove fu concepita, Moltrasio dove il compositore siciliano dimorò lungamente ospite a Villa Passalaqua, qui compose l’opera semiseria in appena due mesi per debuttare al Teatro Carcano di Milano il 6 marzo 1831.

La prima interprete a rivestire i panni della protagonista Amina fu Giuditta Pasta, il soprano che dal 1827 aveva trovato dimora a Blevio, a Villa Roda, dove ebbe modo di ospitare più volte Vincenzo Bellini di cui pare sia stata amante. Con Bellini a Blevio si ritrovavano spesso anche il librettista Felice Romani e la moglie, la poetessa Emilia Branca, Stendhal, Gioachino Rossini e autorevoli intellettuali dell’epoca.
Questo milieu, che favorì il felice sodalizio tra compositore, librettista, la prima interprete femminile, l’ispirazione paesaggistica (un luogo bucolico, un villaggio ai piedi delle Alpi che però Bellini colloca in Svizzera) fa sì che “La sonnambula” sia il titolo più emblematico legato al Lago di Como.

teatro sociale la sonnanbula

Antonino Amore, acribico biografo belliniano, così si sofferma sul medesimo periodo “[…]la sera poi, quando gli ultimi raggi del sole imporporavano i colli che fan corona al bel lago, e le finestre dei villini, sparsi qua e là, per le amene pendici, si accendono di cento baleni, Giuditta e Bellini prendevano diletto nel lasciarsi dentro una barchetta cullare dalle onde, ora intenti ad ascoltare il canto delle giovani lavandaie che, vispe ed allegre rincasavano dopo il lavoro del giorno, ora assorti nella contemplazione del creato che con ineffabile armonia parlava alle anime loro. E l’dilio soave del cuore diede origine all’idilio soave e gentile dell’arte “Sonnambula” […]”.

Il sonnambulismo, perno della vicenda nell’opera belliniana, fu un fenomeno molto osservato nell’800, sovente assimilato alla follia, o come la follia manifestazione improvvisa e misteriosa, reale e onirica, tra finzione e patologia, un intrigante escamotage che poteva creare suspence e poi permettere agli autori e drammaturghi un’agnizione o un coup de théâtre.
La natura è stata vista come un elemento vivo” afferma il regista Raúl Vázquez “in continua evoluzione: da affresco sulle mura di un albergo, dove ho ambientato la vicenda, la natura, ritratta in modo artistico e artificiale, si trasformerà nel momento più drammatico, frantumerà lo spazio creato dall’uomo, per espandersi, con una vegetazione che crescerà. Il bosco diverrà personaggio all’interno del dramma.”

teatro sociale la sonnanbula

Leonardo Sini che dirigerà l’Orchestra I Pomeriggi Musicale, così si esprime “La vicenda è ambientata in un villaggio svizzero, le cui ampie tinte pastorali e gli avvenimenti della vita campestre si riflettono nella musica di Bellini sin dalle prime note della partitura. L’atmosfera campestre non è tuttavia dipinta musicalmente tramite il semplice impiego di sonorità ad effetto. La purezza della melodia, il ritmo semplice degli interventi corali e il dialogo frequente fra i solisti e il coro dei contadini, sono tutti elementi che insieme concorrono a formare il carattere e il clima caratteristici di quest’opera.”

Tra gli interpreti ricordiamo che Veronica Marini (Amina), Giulia Mazzola (Lisa), Davide Giangregorio (Il Conte Rodolfo) sono i vincitori per il ruolo, nella passata edizione (70sima) del concorso AsLiCo per giovani cantanti lirici. Il cast si completa con Sofia Janelidze nei panni di Teresa, con Ruzil Gatin e Edoardo Milletti, in alternanza nel ruolo di Elvino, mentre Luca Vianello è Alessio, Claudio Grasso è un notaio.

INFO Biglietti da 16 a 66 euro in vendita in biglietteria e online su www.teatrosocialecomo.it

teatro sociale la sonnanbula

LA SONNAMBULA
Opera semiseria in due atti.
Libretto di Felice Romani, dal ballo pantomimo La somnambule, ou L’arrivée d’un nouveau seigneur di Eugène
Scribe e Jean-Pierre Aumer.

Musica di Vincenzo Bellini.

Prima rappresentazione: Milano, Teatro Carcano, 6 marzo 1831

Il Conte Rodolfo Davide Giangregorio
Teresa Sofia Janelidze
Amina Veronica Marini
Elvino Ruzil Gatin
Edoardo Milletti
Lisa Giulia Mazzola
Alessio Luca Vianello
Un notaio Claudio Grasso
Direttore
Leonardo Sini
Regia
Raúl Vázquez
Scene
Sergio Loro
Costumi
Claudio Martín
Luci
Vincenzo Raponi
Maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina
Coro OperaLombardia
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Nuovo allestimento Teatri OperaLombardia in coproduzione con Ópera Las Palmas