La morte del ragazzo di Rebbio: ora è caccia all’auto scura vista due volte in zona




La Polizia esamina le immagini di una telecamera in zona: il suo investitore forse non si è accorto di averlo urtato mentre era già a terra.
Una vettura scura, ripresa da più di una telecamera nelle vicinanze del luogo dell’investimento mortale in via Clemente XIII a Camerlata: sarebbe stata questa – secondo quanto riporta oggi il quotidiano “La Provincia di Como” – la vettura che ha urtato, probabilmente dopo una caduta accidentale dall’alto, Gaetano Banfi, 22enne di Rebbio nella nottev tra il 12 ed il 13 ottobre scorsi. Provocandogli il decesso successivo.
Da quanto ricostruito l’auto è stata notata per ben due volte nell’arco di una decina di minuti al massimo. Una circostanza, questa, che consente di ipotizzare che il pirata della strada a cui i poliziotti stanno dando la caccia, sia tornato sul luogo dell’investimento dopo l’incidente. Non è escluso che l’automobilista – complice il buio e il fatto che Gaetano Banfi si trovasse a terra, forse colto da malore, in una zona particolarmente buia e stretta, senza marciapiede – non si sia resto conto immediatamente di aver investito una persona. Questo, comunque, non attenua di nulla le responsabilità del conducente che non si è fermato a prestare i soccorsi nell’immediatezza. Allarme lanciato da un altro automobilista di passaggio qualche minuti dopo.