Il dramma “Re Lear” di William Shakespeare in scena al teatro di Albavilla



Scritto nel 1605, Re Lear è considerato uno dei massimi capolavori di William Shakespeare. Un’opera permeata dallo scontro tra saggezza e follia, lealtà e slealtà, amore e crudeltà, per questo la rappresentazione del dramma shakespeariano non ha mai smesso di essere attuale e, anche venerdì 8 novembre al Cinema Teatro della Rosa di Albavilla, il pubblico potrà interrogarsi su quanto precario è l’umano discrimine tra bene e male. Il finale grandiosamente tragico, dove si compie la rovinosa caduta di quasi tutti i personaggi, lascia tuttavia emergere una possibile speranza: nonostante si possano toccare i limiti del dolore umano, fino a smarrirsi nella pazzia, è sempre possibile riconquistare il valore della compassione e della riconciliazione.
Regista del Re Lear in scena ad Albavilla è Christian Poggioni che per formazione e storia professionale si è più volta confrontato con opere di William Shakespeare, sul palco gli attori della compagnia teatrale: Scuola di Teatro da lui diretta. Dopo Amleto (2008) e Sogno di una notte di mezza estate il Re Lear è la terza opera shakespeariano messa in scena dalla compagnia

La trama è ricca di colpi di scena, Re Lear decide di abdicare e dividere il regno fra le tre figlie: Goneril, Regan e Cordelia.
Durante una cerimonia ogni figlia riceverà territori in proporzione all’amore che dimostrerà con le parole verso il padre. Cordelia, però, rifiuta di gareggiare in adulazione con le sorelle maggiori. Lear, offeso, disereda Cordelia e la esilia. Tuttavia il re di Francia, colpito dalla sua sincerità, la sposa e la porta con sé. Il conte di Kent, che avendo preso le difese di Cordelia è stato messo al bando, ritorna travestito da Caio, per continuare a proteggere il re sotto mentite spoglie.
Dopo aver abdicato, Lear scopre che l’affetto manifestato da Goneril e Regan era solo una facciata per accaparrarsi più territori possibile. Umiliato dalle due figlie che non nascondono le loro vere intenzioni e il disinteresse verso il padre, Lear impazzisce dal dolore e fugge in una landa desolata, dove resta nudo in preda a una violenta tempesta. Lo accompagna il suo fedele Matto di corte.
Si inseriscono nella storia anche il conte di Gloucester e i suoi due figli: Edgar e l’illegittimo Edmund. Edmund, per eliminare il legittimo erede Edgar, inventa un falso complotto del fratello per uccidere il padre. Edgar, condannato a morte, è costretto a fuggire e per salvarsi la vita si traveste da pazzo.
Ben presto Goneril e Regan insieme ai rispettivi mariti, il duca di Scozia e il duca di Cornovaglia, sono costrette a fronteggiare un esercito francese guidato da Cordelia per restituire il trono a Lear. Nel frattempo Edmund cerca di aumentare il suo potere corteggiando sia Goneril che Regan. Il conte di Gloucester, accusato di aver soccorso Lear impazzito sotto la tempesta, è accecato dal duca di Cornovaglia, a sua volta ferito a morte da un servo ribelle. Edgar, ancora travestito da pazzo vagabondo, incontra il padre accecato e abbandonato nella tempesta. Il conte non lo riconosce e gli chiede di essere guidato a Dover, dove vorrebbe uccidersi gettandosi da una roccia. Edgar lo guida ma con un abile inganno lo salva dal suicidio; poco dopo incontrano Lear, protetto dai francesi ma ancora sotto gli effetti della follia. Prima della battaglia tra Britannia e Francia, Lear e Cordelia si incontrano e rappacificano.
Si combatte una guerra devastante. I francesi sono sconfitti e Lear e Cordelia sono fatti prigionieri. Edmund ordina che siano condannati a morte. Edgar, travestito, affronta Edmund in duello e lo ferisce a morte. A questa vista, Goneril, che per gelosia ha già avvelenato Regan, si uccide. Poco prima di morire Edmund rivela di aver ordinato l’uccisione di Lear e Cordelia e chiede di inviare qualcuno a bloccare l’esecuzione. Ma è tardi: Lear appare sulla scena portando fra le braccia il cadavere di Cordelia, dopo aver ucciso il servo che l’ha impiccata. Poi muore anch’egli di dolore.