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Domani a Porta Torre la protesta degli studenti:”Vogliamo una scuola diversa”

7 novembre 2019 | 07:23
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Domani a Porta Torre la protesta degli studenti:”Vogliamo una scuola diversa”
Domani a Porta Torre la protesta degli studenti:”Vogliamo una scuola diversa”
Domani a Porta Torre la protesta degli studenti:”Vogliamo una scuola diversa”

Protesta e presidio dalle 9. Il documento ufficiale e le loro richieste agli organi competenti: chiesti anche trasporti gratuiti e miglioramento delle strutture.

Domani anche a Como si terrà la giornata studentesca di mobilitazione nazionale, indetta dall’Unione degli Studenti. Anche in città la manifestazione per proporre un nuovo modello di scuola, per il futuro degli studenti.

A Como il presidio in Largo Miglio (Porta Torre) dalle ore 9.

E queste le richieste degli studenti comaschi che hanno indetto la giornata di mobilitazione:

  • Una vera legge regionale sul diritto allo studio, che dia reali garanzie alle studentesse e gli studenti della Lombardia. Al momento non esiste una legge complessiva, si fa solo riferimento al sistema “Dote Scuola” che però destina solo il 30% dei suoi fondi alle scuole pubbliche (il 70% alle paritarie).
    • Un piano provinciale sull’edilizia scolastica non solo per risolvere i problemi strutturali (più che evidenti nella nostra provincia) ma per immaginare delle scuole del futuro, connesse con una nuova didattica: basta scuole senza spazi per gli studenti con aule bianche e mute!
    • Un trasporto pubblico gratuito ed efficiente, la mobilità è un nostro diritto ma le corse sono sempre meno e ci costano pure di più! Un dato esemplare è quello degli abbonamenti dei bus comaschi, che in alcuni casi hanno subito aumenti addirittura di 60 euro.
    Spazi studenteschi: a Como ci sono pochissime aule per studiare o svagarsi nel pomeriggio, vogliamo che vengano riaperti e ampliati i pochi spazi conquistati negli anni scorsi e che si utilizzino i numerosi edifici comunali abbandonati!
    • Lo stop agli accordi tra MIUR e multinazionali che inquinano i nostri territori e continuano a riproporre lo status quo dei lavoratori precari e sfruttati.

“Scendiamo in piazza perché crediamo in una scuola diversa, grazie a cui gli studenti e le studentesse della nostra provincia possano costruire il proprio futuro”, questa la loro dichiarazione racchiusa in una nota.