Studenti in piazza: “Una scuola diversa per un mondo nuovo”
8 novembre 2019 | 19:42

Nonostante la pioggia oggi gli studenti sono scesi in piazza a Como, come in tutta la Lombardia, chiedendo a gran voce non solo che le scuole non cadano a pezzi, ma che adottino piani concreti per una didattica nuova, un’alternanza scuola-lavoro libera dalle multinazionali che sfruttano e inquinano, una mobilità gratuita ed ecologica. “Cambiare la scuola per cambiare il sistema” era scritto sullo striscione sostenuto dai ragazzi a Porta Torre, che credono sia possibile un futuro diverso, in cui la scuola abbia un ruolo più inclusivo e centrale nel costruire un mondo nuovo.  Chiediamo una vera legge regionale sul diritto allo studio, che dia reali garanzie alle studentesse e gli studenti della Lombardia. Al momento non esiste una legge complessiva, si fa solo riferimento al sistema “Dote Scuola” che però destina solo il 30% dei suoi fondi alle scuole pubbliche (il 70% alle paritarie).
Chiediamo lo stop agli accordi tra MIUR e multinazionali che inquinano i nostri territori e continuano a riproporre lo status quo dei lavoratori precari e sfruttati. Il sistema d’istruzione non può essere determinato dal sistema economico attuale.
 
Chiediamo seri piani sull’edilizia scolastica non solo per risolvere i problemi strutturali ma per immaginare delle scuole del futuro, connesse con una nuova didattica: basta scuole senza spazi per gli studenti con aule bianche e mute! Un dato esemplare è che in Lombardia ci sono 1027 scuole con manufatti in amianto e solo per 45 la Regione ha destinato dei fondi.