Lunedì del Cinema: “Sarah e Saleem” l’amore impossibile tra un’ebrea e un palestinese




Dopo l’esordio di “Amore, furti e altri guai” nel 2015, il cineasta classe 1985 Muayad Alayan con “Sarah e Saleem – Là dove nulla è possibile” torna a raccontare la Gerusalemme divisa e il conflitto israelo-palestinese, tema caro anche ai Lunedì del Cinema che ospitano l’11 novembre questo nuovo lavoro nella rassegna del Gloria.
Questa volta, però ,Muayad Alayan lo fa con un approccio decisamente differente dalla commedia nera precedente in “Sarah e Saleem” il registro privilegiato è quello drammatico. Sarah è una ragazza israeliana che gestisce un bar a Gerusalemme, ha una figlia piccola di nome Flora e un marito che lavora nell’esercito. Saleem, invece, è palestinese e nella vita fa il fattorino, ha una moglie incinta e tanti problemi economici e stenta ad arrivare a fine mese.
Sarah e Salem s’incontrano casualmente, fra i due scatta un colpo di fulmine, si piacciono e intraprendono una relazione clandestina che si consuma con cadenza settimanale nel furgone di lui. Sappiamo fin dall’inizio, come loro forse, che non può durare. Infatti non dura. Quello che non possiamo prevedere è cosa accadrà quando per ingenuità, per sventatezza, perché è impossibile non sognare almeno un mondo migliore, i due amanti si fanno beccare. Dopo una rissa avvenuta in un pub a Betlemme, scoppia una vera e propria bomba politica che coinvolgerà anche le vite dei due amanti. In una Gerusalemme divisa a metà, la loro storia va ben oltre il privato.
Sara, Saleem, i rispettivi coniugi e i mondi che rappresentano (in questa storia nessuno è innocente),questo amore impossibile è una perfetta ed esplosiva metafora politica.

Nella città divisa di Gerusalemme, dove il quartiere arabo si confonde con quello ebraico, dentro la Città vecchia, ma è sconsigliabile a un ebreo avvicinarsi alla porta di Damasco e metal detector regolano l’ingresso al Muro del pianto “Sarah & Saleem – Là dove nulla è possibile” è ispirato a una storia vera.
“Ambientando la storia di due coppie nella città divisa di Gerusalemme, ho potuto descrivere come, la vita nella Città Santa, arrivi a dettare pericolose soluzioni a situazioni sociali drammatiche piuttosto comuni, che possono accadere in qualsiasi parte del mondo”, dice il regista Muayad Alayan. “Quando accadono qui, con questa schiacciante pressione dell’ambiente politico-sociale, alle persone viene imposto un prezzo da pagare più alto: sono spinti ad agire egoisticamente e dolorosamente l’uno verso l’altro per preservare la propria sopravvivenza”.
Spazio Gloria via Varesina – Como
11 novembre ore 21
SARAH E SALEEM
di Muayad Alayan
Interpreti: Maisa Abd Elhadi, Sivane Kretchner, Adeeb Safadi, Ishai Golan, Hanan Hillo
PALESTINA GERMANIA OLANDA 2018
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Spazio Gloria via Varesina, 72