San Bernardo a secco a Pistoia, scontro diretto ai toscani:”Loro più bravi di noi”

17 novembre 2019 | 23:10
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Analisi serena di coach Pancotto dopo il ko in terra toscana:”Più reattivi nei momenti chiave della gara”. Le immagini e le azioni.

Uno scontro diretto importante per la salvezza. Se lo aggiudica Pistoia che lascia Cantù a mani vuote. 77 – 69 il finale della gara, amaro in bocca per l’Acqua S.Bernardo che, dopo la sconfitta interna contro la Virtus Roma, cede il passo anche alla OriOra Pistoia nella nona giornata del campionato di LBA. A Cantù non bastano i 19 punti dalla panchina di Burnell e gli sprazzi di talento di Clark – a referto con 21 punti – per espugnare il difficile campo di via Fermi. A Pistoia passano i biancorossi di coach Carrea, guidati dai punti di Petteway (21) e dagli assist dell’ex canturino Dowdell (5). Gara importante in ottica salvezza e punti pesanti per i toscani. Sopra le azioni salienti del match

OriOra Pistoia-Acqua S.Bernardo Cantù 77-69
(17-14, 18-24; 26-13, 16-18)

Pistoia: Della Rosa, Petteway 21, D’Ercole, Quarisa n.e., Brandt 10, Salumu 10, Landi 13, Dowdell 11, Johnson 10, Wheatle 2. All. Carrea

Cantù: Young 18, Collins, Procida n.e., Clark 21, La Torre, Hayes 4, Wilson 5, Burnell 19, Baparapè n.e., Rodriguez, Simioni, Pecchia 2. All. Pancotto
Arbitri: Biggi, Martolini e Galasso.

LE PAROLE DI COACH PANCOTTO DOPO LA GARA

Pistoia ha giocato meglio di noi. Siamo mancati nelle giocate partita, soprattutto nel terzo e  nel quarto periodo e in quelle situazioni ci vuole una durezza mentale che in questo momento ancora non abbiamo compiuto totalmente. I nostri avversari sono stati più reattivi di noi nei rimbalzi, non nella quantità quanto in difesa, per i nostri tanti errori al tiro, che hanno saputo molto bene come tramutarli in punti, correndo in contropiede meglio di noi. Abbiamo tirato male da tre punti nonostante la qualità dei tiri aperti presi. Per quello che ci riguarda dobbiamo essere sempre al massimo e avere un contributo da parte di tutti, di ogni singolo giocatore. Sono comunque orgoglioso di allenare questi ragazzi, molto giovani, che voglio aiutare a crescere e a maturare come giocatori e come uomini. Accetto i loro errori, anche se è ovvio che dobbiamo commetterne sempre meno“.