Giornata della Prematurità: al Teatro Sociale una serata benefica per ProTIN onlus

20 novembre 2019 | 15:52
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Giornata della Prematurità: al Teatro Sociale una serata benefica per ProTIN onlus

Domenica 24 Novembre, presso il Teatro Sociale di Como alle ore 18.00, andrà in scena “Danzando sulle Ali della Vita”, una serata benefica nata dalla speciale collaborazione tra la Scuola di Danza Classica Teatro Sociale ed il Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Sant’Anna di Como. L’evento si lega alla Giornata mondiale della Prematurità (World Prematurity Day) – che ricorre il 17 novembre – giornata istituita nel 2008 e riconosciuta dal Parlamento Europeo. L’obiettivo è richiamare l’attenzione sul tema della prematurità e sottolineare l’importanza della prevenzione dei fattori di rischio che possono favorire la nascita prima del termine.

Sul palco del teatro ci saranno le allieve della Scuola di danza classica del Teatro Sociale che presenteranno due coreografie, realizzate dalla direttrice Simonetta Manara Schiavetti, una delle quali tratta dal racconto fantastico “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde.

Oltre allo spettacolo vero e proprio, sono previsti la proiezione di un video sul reparto di Patologia neonatale/ Tin e l’intervento-testimonianza di alcuni genitori di bambini nati prematuri. La serata sarà dedicata al figlio del dottor Barbarini, Gabriele, prematuramente scomparso lo scorso maggio.

Il ricavato della serata (biglietto d’ingresso con offerta libera a partire da 10 euro) sarà devoluto alla ProTIN per sostenere il progetto “A piccoli passi verso casa“, promosso dal reparto di Patologia neonatale/Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Sant’Anna.

I biglietti possono essere acquistati alla biglietteria del Teatro Sociale di Como, alla Scuola di Danza Classica del Teatro Sociale (ingresso da via V. Bellini) oppure all’associazione Pro Tin Onlus contattando i numeri 339/216 61 46  e  345/45 96 353.

giornata prematurità

L’obiettivo è richiamare l’attenzione sul tema della prematurità e sottolineare l’importanza della prevenzione dei fattori di rischio che possono favorire la nascita prima del termine.

I neonati pretermine

In Italia i neonati pretermine rappresentano il 10% delle nascite (dati della Società italiana di Neonatologia). Si tratta di bambini nati prima della 37esima settimana di gestazione che, fin dai primi istanti, hanno bisogno di cure specifiche, talvolta intensive, indispensabili per sopperire alla immaturità degli organi e gli apparati. In particolare, l’assistenza e le cure per garantire la sopravvivenza e per ridurre le possibili disabilità future sono fondamentali per i neonati più piccoli, chiamati “molto pretermine” o “estremamente pretermine” (rispettivamente sotto la 32 e la 28esima settimana di gestazione). La percentuale di mortalità nei prematuri di peso inferiore a 1500grammi è passata in quarant’anni dal 70 al 15%.

Il progetto “A piccoli passi verso casa”

Nel reparto di Patologia neonatale/Tin dell’ospedale Sant’Anna sono ricoverati neonati prematuri o con gravi patologie, bambini che necessitano di una stretta sorveglianza clinica e di interventi sanitari complessi. L’accesso ai genitori è consentito 24 ore su 24, “perché la vicinanza, oltre ad essere importante per la relazione affettiva e di attaccamento – sottolinea il primario Mario Barbarini – favorisce lo sviluppo neuro-comportamentale del neonato e aiuta i bambini a superare gli ostacoli in modo meno traumatico”. Scopo del progetto è rendere ancora più accogliente e gradevole l’area del reparto destinata al periodo di pre-dimissione o alla lungodegenza, affinché la vicinanza della famiglia al proprio bambino possa essere ancora più intima. In particolare la dimissione rappresenta un momento molto delicato per la famiglia. “Nonostante sia un momento di gioia – osserva Barbarini -spesso è fonte di stress e sensazione di inadeguatezza. Dedicare degli spazi confortevoli in cui la famiglia possa sentirsi a casa ma ancora protetta dalla presenza del personale sanitario, aiuterà i genitori ad affrontare la separazione dal reparto in modo più sereno e consapevole”. Rientrano nel progetto la predisposizione di supporti cartacei e multimediali per formare ed informare i genitori su come gestire i bambini una volta arrivati a casa.