Filippo Timi in “Skianto”, rabbia, dolore ed una esilarante ironia-pop dietro la disabilità

20 novembre 2019 | 07:56
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Filippo Timi in “Skianto”, rabbia, dolore ed una esilarante ironia-pop dietro la disabilità
Filippo Timi in “Skianto”, rabbia, dolore ed una esilarante ironia-pop dietro la disabilità
Filippo Timi in “Skianto”, rabbia, dolore ed una esilarante ironia-pop dietro la disabilità

Mamma, devi dire ai pompieri che per arrampicarsi su un cuore che arde non servono gli scarponi, ma le carezze. E’  poesia fanciullina quella che Filippo Timi racconta al pubblico nell’incontro che, lunedì, sera ha preceduto il debutto del suo “Skianto”, lo spettacolo in programma questa sera e domani, 20 e 21 novembre ore 20,30 al Teatro Sociale.

A Como, nell’accogliente pancia del teatro, Filippo Timi ha lavorato alla riedizione e attualizzazione del suo “Skianto”, un grande successo di pubblico e critica nel 2014, e da Como parte la tournèe,  con oltre trenta rappresentazioni, in diverse città italiane di quest’opera scritta e interpretata dal bravo e sensibile attore umbro,  noto anche al cinema e alla televisione.

Cos’è “Skianto”? Una favola amara, un monologo spiazzante che mescola rabbia e dolore a una esilarante ironia. Il protagonista di questo testo è un bambino diversamente abile che non corrisponde, certo, alla creatura che i genitori si erano immaginata al momento del concepimento. Ha “la scatola cranica sigillata” è rinchiuso in una doppia prigione: il suo corpo e la sua camera da letto. Ma dentro quel corpo c’è una persona che ha una straordinaria voglia di vivere, piena di sogni e speranze che sono destinate a restare suo patrimonio intimo, inespresso ai suoi genitori che faticano ad accettare la sua diversità, ai parenti e agli amici che gli sorridono con un misto di pietà e di paura.

La disabilità diventa oggetto di rappresentazione, perché porta in scena tutti i desideri impossibili del protagonista: fare il ballerino o il cantante, amare un pattinatore, sognare una vita che non sia una prigione, vivere in maniera normale con gli altri come accade quando si ritrova col nonno che ritiene un eroe, specie quando gli racconta le sue avventure, condite con comicità e paradossi, con le mignotte del paese.
Come tutti i sognatori egli dovrà scontarsi con la realtà, ovvero col suo corpo murato in una cameretta dentro la quale scopre quanto la vita sia truccata.

Sul palco un anticonvenzionale, istrionico e intimo Filippo Timi. In una sarabanda di lampi immaginifici e sferzate emotive nell’impasto dolce di una favola pop l’attore racconta l’irrefrenabile ricerca di un’identità fuori dalla “handicappitudine”.

Ad ottobre Filippo Timi ha registrato a Roma due puntate speciali di “Skianto” che andranno in onda su Rai3 nel 2020.

Biglietti da 13€ a 28€ + prev. in vendita alla biglietteria del Teatro oppure online su
www.teatrosocialecomo.it

filippo timi

Mercoledì 20 e giovedì 21 novembre 2019, ore 20.30
Teatro Sociale di Como
SKIANTO
Filippo Timi

uno spettacolo di Filippo Timi
con Filippo Timi
e con Salvatore Langella

luci Gigi Saccomandi
costumi Fabio Zambernardi
canzoni Filippo Timi e Salvatore Langella

produzione Teatro Franco Parenti