I lunghi capelli di Rapunzel per gli “Amici di Zinviè”. Al Teatro Nuovo di Rebbio ridere fa bene

Rapunzel o Raperonzolo che dir si voglia, leggiadra fanciulla dalla lunga, lunga, lunga treccia (che neanche quella carta igienica dei sette piani), è pronta a gettare il suo abbondante carico tricologico dall’alto della torre per far si che il suo amato la liberi. Almeno così ricordiamo la fiaba di Rapunzel. Non è detto che la si vedrà così nelle recite natalizie che gli Amici di Zinviè propongono al Teatro Nuovo di Rebbio fino al 15 dicembre, quando una storia famosa arriva nelle loro mani si sa come comincia, ma non dove si va a finire.
Da oltre 30anni, attendendo il Natale, si va a teatro per ridere di gusto con le rappresentazioni degli Amici di Zinviè, questo gruppo di amici che fanno (ci provano) gli attori per raccogliere fondi destinati alle missioni camilliane in Africa e Asia. Dopo aver triturato “Cenerentola” e “Grease” , affondato il “Titanic” e “Cristofoto Colombo”, strapazzato Manzoni e Shakespeare, rifatto “Mamma mia” lo scorso anno, ora è la fiaba dei Fratelli Grimm che diventa parodia.
Come al solito quello che vedremo sul palco del Teatro Nuovo venerdì 6 dicembre e sabato 7 dicembre alle ore 21.00 e domenica 8 dicembre alle ore 16.30, e così anche il prossimo fine settimana, non sarà esattamente quello che libri, film e televisione ci hanno mostrato sulla principessa dai lunghi capelli, ma comunque una storia ricca di scena divertenti, personaggi inattesi, costumi e scenografie coloratissime e tante, tante canzoni famose con i testi rielaborati dalla fantasia di Mariella, artefice di tutte le sceneggiature dal 1986 a oggi.
Una parodia musicale per tutta la famiglia per regalare una serata o un pomeriggio diversi e divertenti a grandi e piccoli. Il teatro è il mezzo non il fine, come dicono gli Amici di Zinviè, il documentario che precede la recita esplica bene il motivo che spinge donne e uomini a salire sul palco ogni anno. I fondi raccolti con i 12 spettacoli vanno a sostenere i bisogni delle missioni che, puntualmente, gli Amici di Zinviè visitano nel corso dell’anno, ogni biglietto, ogni risata, ogni canzone diventano pozzi d’acqua, medicinali, mattoni per nuovi edifici in Africa e Asia.
Teatro Nuovo di Rebbio via Lissi
“Rapunzel”
Prossime Date:
Venerdì 6 ore 21.00 – Sabato 7 ore 21.00 – Domenica 8 ore 16.30 – Venerdì 13 ore 21.00
Sabato 14 ore 21.00 – Domenica 15 ore 16.30
Biglietti (13 Euro) su prenotazione – amicidizinvie@gmail.com o contattando il 342.0455265
“IL TEATRO: UN MEZZO, NON IL FINE”
Da trent’anni, gli Amici di Zinviè sostengono progetti e devolvono l’intero ricavato dello spettacolo a sostegno delle missioni Camilliane in Africa ed India.
Nel corso degli anni, numerose sono le opere compiute. In Africa, la costruzione di un Centro Nutrizionale a Zinviè (2008) e, sempre nel Benin la fornitura di farmaci per ambulatori e dispensari; l’incessante creazione di pozzi per rifornire d’acqua pulita i villaggi cresciuti attorno alla missione camilliana di Zinviè ed alla città di Zagnanado mentre, negli ultimi anni, l’opera si è estesa verso il Burkina Faso, nelle zone secche nei pressi di Koupela.
In India, in Andhra Pradesh, a Tadepalligudem, nel 2012 viene completato l’innalzamento di un piano dell’ospedale e si inaugura un reparto dedicato ai malati terminali. Viene donata un’ambulanza, la terza macchina per la dialisi e ci si impegna a garantire ai degenti le cure palliative necessarie.
Dal 1986 ad oggi, viene garantito supporto ogni anno attraverso cibo ed istruzione ai 120 bambini e ragazzi ospitati presso l’orfanotrofio di Abomey (Benin) e ad altri 250 accolti nell’asilo di Zinviè e nella scuola dei Sassi Bianchi di Koupela (Burkina Faso).
Il pasto giornaliero viene garantito anche ai bambini di 10 villaggi a Tadepalligudem, nell’Andhra Pradesh, stato dell’india centro-orientale, ed a quelli che vivono nello slum di Balgalore.
Un impegno costante documentato annualmente attraverso i viaggi compiuti dal gruppo ed il documentario di Mariella, proiettato prima di ogni spettacolo: un modo per raccontare e dire “grazie” ai tanti che ci sostengono.
Per ulteriori informazioni: www.terraluceonlus.it