Spazio Gloria: serata “Beni Comuni” in concomitanza della “Giornata Mondiale dei Diritti Umani”
Questo documentario Franco Italiano prende in esame tre Beni Comuni: l’acqua, la cultura e gli spazi urbani. La parte sulla gestione dell’acqua ha come punto di partenza il referendum del giugno 2011, dove ventisette milioni d’italiani si sono espressi al 95% per una gestione pubblica dell’acqua e contro lo sfruttamento economico di questo Bene. Nonostante questo voto, i vari governi negli ultimi 6 anni hanno ignorato questo risultato e le le multinazionali prosperano con l’appoggio dello stato a l’eccesione di qualche grande città : Napoli Torino…
Il ritorno dei Beni comuni si osserva anche in Francia dove paradossalmente non c’é un grande dibattito pubblico. Non senza difficoltà grandi citta come Parigi, Montpellier, Bastia rivengono in gestione pubblica e praticano una “Gouvernance” in legame con la società civile.
Il settore culturale è rappresentato da tre luoghi “alternativi” che stanno formulando delle nuove basi per la gestione in partenariato con cittadini, ma anche con le istituzioni. Un modo creativo, sorprendente, spesso in rottura, ma come dice Alberto Lucarelli ex consigliere municipale di Napoli con delega ai Beni comuni “ Noi, gli amministratori abbiamo l’obbligo di ascoltare e il dovere di creare delle istanze che vengono dalla base della socità civile anche se hanno un carattere rivendicativo”
Il mondo della ricerca universitaria portano da un certo tempo un sguardo trasversale sulla gestione degli spazi urbani, spinti dal dibattito sui i Beni Comuni e le pratiche della società civile. E’ in questa direzione che un gruppo di ricercatori, giuristi, urbanisti lavora attorno alla nozione della “Sussidiarietà orizzontale”, principio sancito dalla legge,che mette al centro la democrazia partecipativa, e che vedremo appunto applicata agli spazi urbani.
Fra riconquiste e avanzamenti questo film rileva anche le difficoltà. Basarsi su degli esempi concreti permette di rilevare i fondamenti della nozione di Beni Comuni. Questi tre esempi di “Commons” che sono l’acqua, la cultura e gli spazi urbani, fanno leva anche su degli aspetti giuridici al fine di proteggerli dall’economia di mercato.
Questo documentario fà, con un certo ottimismo una panoramica dei dibattiti che animano l’Italia e la Francia, presenta una societa civile organizzata, mobilitata, militante e spesso associata al mondo della ricerca. Propone un altro volto dell’Italia che si distanzia dall’immagine di un paese famoso per i suoi scandali e di una Francia che malgrado la sua famosa delegazione del servizio pubblico al privato, riviene, per quanto riguarda l’acqua a una gestione pubblica e partecipata .
I beni comuni devono essere tutelati e salvaguardati dall’ordinamento giuridico, anche a beneficio delle generazioni future.
I beni comuni abbracciano temi come l’acqua, la cultura, la democrazia diretta, la collaborazione fra cittadini e amministrazioni comunali. Al referendum del 2011, ventisette milioni d’italiani si sono espressi contro la privatizzazione dell’acqua. Si sono espressi in favore di una nuova gestione.“
Ingresso gratuito