«Gatti neri in stanze buie», un originale incontro all’Università dell’Insubria

10 dicembre 2019 | 11:57
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«Gatti neri in stanze buie», un originale incontro all’Università dell’Insubria

Si intitola «Gatti neri in stanze buie», ma non sarà un incontro per amanti dei simpatici felini quello che i docenti dell‘Università dell’Insubria Sergio Cacciatori e Lorenza Paolucci hanno organizzato giovedì 12 dicembre dalle 18.30. Il  sottotitolo accende un po’ di luce sulla natura dell’appuntamento: «Un incontro sulla scienza con (poche) certezze e (tanti) dubbi».

L’evento, aperto a tutti, nell’aula magna di via Valleggio 11, a Como, accoglie come relatori Valter Maggi di Milano Bicocca e Maurizio Tirassa dell’Università di Torino, che affronteranno l’insolito tema tra scienza e conoscenza popolare.

Come si fa ricerca scientifica? La scuola e i mezzi di informazione ci raccontano che si tratta di un’attività che procede in modo molto metodico: si parte dall’osservazione di fenomeni naturali e si prosegue con la formulazione di ipotesi, la costruzione di un modello, la sperimentazione, l’acquisizione di dati e la loro analisi, per arrivare a verificare o smentire l’ipotesi fatta all’inizio. Descrizione super sintetica del metodo scientifico, che da Galileo in poi ha permesso a noi umani di acquisire una conoscenza del mondo che mai prima era stata raggiunta nella storia dell’umanità. Tutto molto lineare: basta seguire i passi descritti e si aggiunge un pezzetto al puzzle della conoscenza. Questa visione della ricerca scientifica influenza molto il dibattito su temi importanti per il benessere (non solo) della nostra specie*, perché forza chi ne scrive a oggettivare e semplificare. Così è contento il pubblico, che riesce a comprendere gli aspetti salienti dei problemi e a farsene un’opinione, e i mass media, che riescono a catturare più audience.

Ma non sarebbe meglio ammettere che il processo di ricerca spesso è caotico perché la realtà è molto più complessa di quanto ci piacerebbe che fosse, e spiegare come si fa scienza là fuori, nel mondo reale?

Forse questa consapevolezza ci aiuterebbe, collettivamente, a prendere decisioni migliori.

Il titolo dell’evento allude al proverbio “È difficile trovare un gatto nero in una stanza buia, soprattutto se il gatto non c’è”.

Parteciperanno all’incontro Valter Maggi, professore di paleoclimatologia all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che racconterà come studia i cambiamenti climatici, e Maurizio Tirassa, professore di psicologia delle organizzazioni all’Università di Torino ed esperto di epistemologia, che metterà in luce gli aspetti problematici dell’attività scientifica e del rapporto tra chi fa scienza e la società.

Modererà Sergio Cacciatori, professore di fisica teorica del Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia dell’Insubria.

Ai partecipanti verrà offerto un aperitivo a cura di Thai cafè.

Info e prenotazioni: www.bit.ly/NOIUMANI_gatti_neri.