Via per San Fermo, tempi incerti ed il Codacons all’attacco:”Omissioni pericolose”





La nota del presidente Donzelli:”Necessari interventi di prevenzione: Istituzioni passive”
Detriti rimossi anche se non completamente, oggi non si è visto nessuno a lavorare nel pomeriggio. Il Comune di Como – ed il suo ufficio tecnico – non ha ancora dato il via libera alla riapertura della via per San Fermo così come ipotizzato ieri. Incertezza sulla tempistica di riapertura dopo lo smottamento di ieri che, per fortuna, non ha fratto feriti. Questa la presa diretta di questo pomeriggio con Mario Molteni.
La nota del Comune di Como arrivata poco fa
In seguito alle ulteriori verifiche effettuate oggi in via per San Fermo è emersa la necessità di procedere ancora nei prossimi giorni con rilievi di versante che seguono quelli già fatti. La strada sarà mantenuta chiusa fino al completo ripristino delle condizioni di sicurezza.
Sono al vaglio alcuni provvedimenti per la gestione della viabilità in collaborazione con il Comune di San Fermo della Battaglia. È preferibile intanto non percorrere via XXVII Maggio considerato il calibro ridotto della carreggiata. Come anticipato ieri, Autostrade per l’Italia ha concordato di posticipare le chiusure previste.
Il Codacons in queste ore si fa sentire con una nota ufficiale
Non si sa ancora quanto tempo servirà per sgomberare l’area, si suppone almeno un paio di giorni, con inevitabili disagi per gli utenti della strada. “Gravissimi i rischi che corre la collettività in casi del genere: la frana ha messo a repentaglio la vita dei cittadini che ogni giorno transitano in questa via. È necessario che vengano attuati interventi preventivi nei punti con alta probabilità di crollo – spiega il Presidente Donzelli- per evitare che situazioni del genere si verifichino”.
Il Codacons, al fine di vincere la passività delle istituzioni – che va sempre a danno del cittadino – farà esposto alla Procura della Repubblica di Como perchè siano vagliati eventuali reati omissivi circa la mancata messa in sicurezza dei luoghi e i mancati interventi con opere di contenimento da parte di chi è deputato al controllo della sicurezza delle strade.