“Ciao Massimo…”, solo lacrime oggi in Valle d’Intelvi per salutare il pompiere volontario

Non sono riusciti a trattenere le lacrime. Anche loro che ne vedono di tutti i colori tutti i giorni. Anche i pompieri non ce l’hanno fatta a salutare l’amico e collega senza versare una lacrima. Impossibile. Chiesa di Castiglione Intelvi gremita fin dal primo pomeriggio per il funerale di Massimo Ratti, stroncato da una tremenda malattia ad appena 47 anni. Lascia la giovane moglie ed un figlio in tenera età, attoniti anche se sorretti dall’affetto di tanti amici di Massimo. Gente che lo ha conosciuto e che gli voleva bene. Perchè lui non sapeva non farsi volere bene. E non sono cose che si dicono ora che se n’è andato. Prestissimo.

La commozione dei colleghi del comando di San Fedele – dove lavorava da tempo: dal responsabile Alessandro Canali agli amici che con lui hanno condiviso tante cose. E poi le lacrime di chi lavora a Como, ma Massimo se lo ricorda bene. Generoso, determinato, uno sempre pronto ad aiutare gli altri. Un pompiere, insomma, nel vero senso della parola. Anche il comandante Marcella Battaglia ed i funzionari a dare a lui l’ultimo, commosso, saluto. Carico di affetto.

Sulla bara di Massimo anche la sua foto con la divisa e l’elmetto in mano. Sopra la sua divisa da volontario al fianco di un fascio di fiori bianchi e rossi della sua famiglia. Massimo avrebbe voluto così: l’addio dagli amico con quel simbolo che ha indossato, orgogliosamente, per tanti anni. E loro lo hanno ricordato proprio così dicendogli ciao per l’ultima volta….