La Scintilla – Gruppo Palude & The Idea @ Centrale Rock Pub

15 gennaio 2020 | 15:59
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La Scintilla – Gruppo Palude & The Idea @ Centrale Rock Pub

di Paola Binda

Ci troviamo nel tempio del rock, tra atmosfere goth e musica live.

Il Centrale Rock Pub, aperto negli anni ’90 in località Careggia a Lurago d’Erba e trasferitosi nel 2013 a Erba, per volontà dei proprietari Elena Cornali e Silvano “Sissi” Folcio, dona spazio ad un grande palco per la musica live; ed è proprio qui che il 13 dicembre 2019 ha fatto un giro di prova per l’album in imminente uscita il Gruppo Palude, preceduto da un’altra band autoctona, The Idea.

Mentre i The Idea si scatenano sul palco, scambio due chiacchiere con uno degli storici e stoici proprietari del locale, Sissi, davanti a una buona birra.

The Idea @Centrale Rock Pub

Un luccichio compare negli occhi di Sissi mentre parla della sua creatura, il Centrale, e dell’inaugurazione del palco che ha visto la suola delle scarpe di artisti internazionali come Leaves’ Eyes, Paul Di’Anno, L.A. Guns, Suffocation, Nile, Gorgoroth, Septic Flesh, Last Rough Causee artisti autoctoni, o poco più lontani, che stanno lasciando un’impronta storica importante sul nostro territorio come Moriaformaspire, Arbrobox, Merry Widow Punk Trio, Malva, Gruppo Palude, Scarpa., Bowel Stew, Awful, Toxic Youth, Jodedoss, giusto per citarne alcuni.

L’emozione della chiacchierata raggiunge il suo apice con una delle frasi più intrise di vera filosofia rock che Sissi potesse dire: “…ci siamo spostati proprio per la musica live, da sempre nostra passione… con l’intenzione di aprire il palco a chiunque abbia qualcosa da dire e di far suonare principalmente chi fa inediti … Non ci siamo mai uniformati alle mode, è sempre stata un po’ la nostra bandiera distinguerci… Abbiamo vissuto anni in cui l’underground e il distinguersi andavano al massimo… Adesso siamo in un periodo in cui tutto sembra essersi un po’ più uniformato e quindi stiamo un po’ patendo la cosa, ma non ho aperto il locale per uniformarci ma per dare spazio all’underground, alle band che cercano di comunicare qualcosa di proprio… In questo momento è difficile divulgare la musica inedita dal vivo.”

“…Nelle band che fanno inediti qua in zona si nascondono delle perle che purtroppo in mezzo al caos dei giorni d’oggi si fa fatica far emergere, tra cui per esempio i gruppi di questa sera. Per me è ammirevole che un gruppo di ragazzi si prodighi così tanto per creare qualcosa di nuovo e originale. “

Si sentono gli ultimi accordi degli The Idea, le rullate finali lasciano spazio al cambio palco.

Dopo aver già disperso nel locale uno dei chitarristi intento nelle public relations, la band The Idea si presenta ufficialmente sotto al verde neon del Centrale.

The Idea & La Scintilla @Centrale Rock Pub

Fondata circa 4 anni fa da ragazzi della zona Erba-Lecco, la band vede la new entry di 19 anni, Enrico, alla batteria, il beatlesiano Paolo al basso, il carismatico Andrea “Bonfa” al microfono, l’introverso Roberto alla chitarra solista… e, ah, ed ecco finalmente far capolino Giorgio, voce e chitarra, l’altra chitarra, quella dispersa nel locale!

I ragazzi arrivano da background musicali diversi tra loro, dai The Beatles ai Deep Purple, dai Pink Floyd a ZZ Top, fino ad arrivare al panorama grunge, dai Nirvana agli Alice in Chains (citati da Roberto con mia standing ovation), Pearl Jam, Foo Fighters e tanti altri mostri sacri.

Ci spiegano quanto il loro stile e la tematica dei brani siano legati al rock anni ’90 con una certa incursione brit rock (non a caso Giorgio cita per sé gli Oasis) e ci parlano dell’ultimo brano presentato “The Messenger”, scritto da Enrico in un momento malinconico, inconsapevoli che anche i miei amati Linkin Park avessero scritto un brano incredibile così intitolato. Chissà se sono corsi ad ascoltarlo.

Cosa pensate, invece, in merito ai live, ai social?

Band: “…Si parte da una nicchia fedele che ti segue, dal Centrale ai locali di Milano, può crescere anche attraverso i social. I singoli componenti si devono impegnare per la pubblicizzazione”, nel frattempo Paolo ironizza sull’acquisto dei followers per far prima.

Bonfa: “… il mondo social rispecchia la società. Laddove una volta non c’era bisogno dei social e tali non esistevano, l’informazione e il giro musicale erano dati dal live, che una volta era quello che creava la magia della band e poi andavi a comprare il disco. Tante band oggi caricano video e registrazioni “super confezionati” e in questo senso si è andato un po’ a perdere la magia del live.”

Se dovessi chiedere in cosa credete e in cosa avete smesso di credere?

Bonfa: “… ho smesso di credere che si possa vivere una vita senza credere in qualcosa. C’è sempre un luogo tranquillo dove respirare, per me è la band”

Paolo: “… credo nel nostro progetto; credo che in fondo siamo tutti buoni e che la cattiveria sia solo una specie di conseguenza, non credo in Dio e non credo che le persone possano cambiare”

Roberto: “spero che, sia localmente che in generale, si possa risollevare tutto il Rock and Roll!”.

Gli The Idea e il Gruppo Palude si conoscono ormai da anni e si seguono a vicenda, soprattutto nei live.

Sul palco, col Gruppo Palude, troviamo Riky Zerboni che picchia forte con le sue bacchette su pelli, ottone e legno, Ruben Nese alla chitarra e synth, Angy Panichella alla chitarra, la new entry Tommaso Severgnini “Tommy” alla voce e flauti e, dulcis in fundo, ode e lode al basso di Michele “Bos” Ripamonti.

Gruppo Palude @Centrale Rock Pub; foto di Marco Isella

Il Gruppo Palude è in attività dal 2012, tutti di Merone meno uno di Erba.

L’ultimo acquisto della band, Tommy, subentrato per varie ragioni di disallineamento tra la band e il precedente cantante Stefano, punta a diventare un musicista polistrumentista e ha già una buona gavetta alle spalle con band come Another Story, L’Orchestrina delle Ore, Tommy&Botty Acoustic Duo, per citarne alcune.

Ruben Nese, perla nascosta di Merone, è un ragazzo intraprendente che non si spaventa davanti alla sfida di dover imparare sempre uno strumento in più per arricchire il bagaglio sonoro della band.

Se voleste identificarvi in un sotto genere della musica popolare, quale vi si avvicinerebbe di più?

“Se proprio dobbiamo dire un genere, ci sentiamo progressive con una forte nota di sudore, soprattutto di Tommy che oggi si è dimenticato di mettersi il deodorante prima di salire sul palco … al di là dello scherzo, ci sentiamo un mix di contaminazioni, soprattutto progressive.”

Se vi dicessi queste accoppiate: inediti / cover e live&dischi / social&piattaforme musicali?

Tommy: “… il problema non è quello che sta succedendo ora ma quello che è successo prima. Il calo di spettatori ai concerti locali soprattutto per band di inediti è avvenuto 20 anni fa e adesso ne viviamo lo strascico. La musica live, nel nostro territorio in particolare, è una situazione spinosa e la soluzione è difficile. Sarebbe importante l’educazione musicale nelle scuole; se riuscissimo ad aprire anche ragazzi più giovani verso generi e modi di esprimersi diversi, andrebbero a cercare anche cose diverse da quello che fanno di solito ed è importante far capire quanto sia diversa e coinvolgente l’emozione della musica dal vivo rispetto alla musica riprodotta da una qualsiasi piattaforma. Questo è ciò che sto cercando di fare con i mei alunni.”

Riki: “… Oggi è molto più facile assopirsi nella semplicità della fruibilità della musica”, ed in effetti, è la fatica di raggiungere qualcosa che te la rende così preziosa ed in un certo senso ci rende consapevoli di cosa potremmo volere.

Angy: “… secondo me è diverso; il fatto è che le persone assorbono talmente tanta fanghiglia, attraverso il bombardamento social e non solo, che sembrano addirittura perdere la voglia di andare a cercare altro”

Bose: “… sono le visualizzazioni che ci fregano!”.

Band: “alla fine, per noi, poter suonare è una fortuna, un privilegio e soprattutto siamo stati fortunati ad esserci trovati con la stessa passione e lo stesso entusiasmo così vicini, nell’arco di pochi chilometri.”

Come si è potuto intuire, si intravedono novità per il Gruppo Palude.

In cantiere un nuovo album con l’etichetta FIL 1933 Group, sotto il management di C’MON ARTAX.

I brani trovano ispirazione da vari testi di psicologia e filosofia tra cui “Al di là del bene e del male” di Nietzsche, “La Repubblica” di Platone, “Odissea” di Omero, “Upanishad” testo religioso ed altri ancora.

Non temete che i brani del nuovo album possano diventare troppo “citazionisti” e allontanarsi dall’ascoltatore?

Band: “… il tentativo è quello di ispirarci a questi testi senza denaturare la nostra esperienza personale e utilizzando un linguaggio in cui tutti possano trovare una parte di sé”.

Anche se di questi tempi, il sentimento di aver ereditato ben poco in cui credere sia condiviso e le tradizioni e i valori sembrano sgretolarsi sotto le nostre dita nel perenne caos odierno, le band con cui ho avuto piacere e onore di chiacchierare credono fermamente nei loro progetti e soprattutto nella musica.

C’è da rimboccarsi le maniche e ridare vita ai valori, alle fatiche, a qualcosa in cui credere, e questi ragazzi ci credono davvero.

Io, non solo nelle vesti di Scintilla ma come donna, artista di strada e lavoratrice ben oltre il tempo pieno, mi sento incoraggiata e contagiata da questo entusiasmo!

Non mi resta che augurare a tutti buona musica e lasciarvi qualche informazione importante:

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Gruppo Palude @Centrale Rock Pub; foto Marco Isella

Paola Binda, Scintilla