All’UCI di Montano: Botero, una ricerca senza fine

Solo all’UCI Cinemas di Montano Lucino e solo oggi e domani, martedì alle ore 18 e 20.50, il documentario Botero, diretto da Don Millar. Il grande schermo restituisce un ritratto profondo e stimolante di un artista monumentale grazie anche alle riprese originali girate in 10 città tra Cina, Europa, New York e Colombia, oltre a foto e video di famiglia che risalgono a decenni fa.
La vicinanza senza precedenti sia all’artista che alla sua famiglia (l’opera è prodotta dalla figlia dell’artista), ha permesso al regista di coinvolgere curatori, storici e accademici per rivelare la creatività e le convinzioni di una delle personalità più geniali del mondo dell’arte del nostro tempo. Fernando Botero, nato a Medellin, in Colombia, nel 1932, è l’artista vivente che vanta il maggior numero di mostre monografiche in grado di attirare milioni di visitatori e libri pubblicati su di lui in ogni angolo del pianeta.
Questo documentario offre l’opportunità unica di avvicinare e conoscere più nel profondo una vera leggenda vivente, molto amato in Italia, paese che dagli anni ’80 è diventato anche la sua patria putativa.
Botero, secondo di tre figli, nasce in una famiglia comune poco dopo la morte del padre. Sperimenta l’arte attraverso le illustrazioni, uno dei primi lavori che conquista grazie al suo talento. Disegnare per il giornale più importante della sua città natale gli fornisce un ottimo trampolino di lancio per quella che sarà una brillante carriera artistica.
Scopre la possibilità di espandere le sue forme in Messico, e lì vi rimane dopo aver rifiutato le influenze artistiche del suo tempo in Colombia. Scopre il mondo da giovanissimo e non smette di lasciarsi impressionare e appassionare dagli stili del suo secolo. Scopre l’espressionismo astratto, per esempio, e comincia a sviluppare una forma sempre più personale. Torna nel suo Paese natale trionfante ed arricchito, ottiene una cattedra all’Accademia d’arte di Bogotà.
