Come diventare chef: studio e gavetta sono indispensabili

31 gennaio 2020 | 16:43
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Come diventare chef: studio e gavetta sono indispensabili

Quello dello chef è un lavoro sempre più ambito, che negli ultimi anni ha conosciuto un vero e proprio boom. Sono infatti tantissimi coloro che aspirano a lavorare nell’ambito della gastronomia e diventare dei cuochi di fama nazionale. Probabilmente, il mestiere dello chef è diventato così gettonato anche grazie ai numerosi programmi televisivi come Masterchef, Top Chef e via dicendo, che sono sempre più seguiti. Quello che però in molti non calcolano è che per riuscire ad entrare in una cucina come professionista occorre studiare e fare esperienza. Senza questi due ingredienti, è davvero difficilissimo riuscire ad avere qualche chance.

Oggi vediamo quale percorso conviene seguire se il proprio obiettivo è quello di diventare un cuoco professionista: quali sono i corsi di studio necessari e cosa bisogna fare per entrare nelle cucine di alto livello.

Il percorso di studi per diventare chef

Molti sono ancora convinti che per diventare uno chef professionista sia sufficiente saper cucinare, ma questo è un errore. Non bisogna farsi ingannare dai programmi televisivi: se veramente si ha intenzione di seguire questa strada bisogna prima di tutto studiare ed apprendere le tecniche di base. Oggigiorno, per ottenere l’attestato di cuoco è necessario iscriversi all’Istituto Professionale Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera, che corrisponde al vecchio istituto alberghiero. Dopo i primi 3 anni si ottiene la qualifica di operatore di cucina e potenzialmente si è pronti per entrare nel mondo del lavoro. Questa scuola professionale ha una durata di 3 anni, dopo i quali è possibile frequentarne altri 2 per un’ulteriore specializzazione. Fortunatamente però al giorno d’oggi si può conseguire il diploma alberghiero online, in molto meno tempo e senza essere costretti ad abbandonare il proprio attuale impiego.

L’Istituto Professionale Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera consente di apprendere tutte le tecniche del mestiere e avere quindi una formazione di base, indispensabile al giorno d’oggi per riuscire ad avere successo in questo ambito. Le persone che aspirano a diventare chef stellati sono infatti in continuo aumento e solo coloro che possono vantare una buona formazione alle spalle hanno qualche possibilità di avere successo.

La gavetta: necessaria per diventare chef

Una volta completato il percorso di studi professionali, è bene ricordare che bisogna essere disposti a fare esperienza e non si può pretendere di avere subito una posizione di spicco nella cucina di un ristorante. Anche i migliori chef stellati come Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Antonino Cannavacciuolo hanno iniziato dal basso, prima come lavapiatti e a poco a poco come aiuto cuochi. È dunque importante tenere sempre i piedi per terra ed avere pazienza, perché se lo studio è importante lo è anche l’esperienza e solo dopo averne fatta davvero molta ci si può considerare arrivati. In realtà, il lavoro dello chef è molto più complesso di quello che sembra e tantissimi professionisti sono costretti a fare gavetta per diversi anni prima di essere pronti per aprire un proprio ristorante. Meglio non fare il passo più lungo della gamba quindi ed entrare in punta di piedi nelle grandi cucine, magari anche solo per pulire i piatti.