Parroco a processo per la sua omelia contro Salvini:”Non ho nulla di cui scusarmi”
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Don Alberto in aula. Le sue parole del 2016 fecero il giro d’Italia. Il leader della Lega non presente.
Prima udienza – in un’aula affollata, quella del giudice di pace di Como – per il processo a carico di Don Alberto Vigorelli, sacerdote di 81 anni di Mariano Comense querelato dal leader della Lega ed ex Ministro dell’Interno. Oggi il religioso è comparso oggi davanti al giudice Salvatore Falcone per la prima udienza del processo. Un tentativo di conciliazione, come prevede la procedura del giudice di pace, che però si è chiuso con un nulla di fatto perché le parti non hanno trovato un’intesa. E lo stesso don Alberto, nel lasciare l’aula, ha ribadito la sua intenzione di non porgere alcuna scusa a Salvini:”Nulla di cui scusarmi….” . Il leader leghista non era presente: ha delegato un legale – Valentina Zanetto – per rappresentarlo in aula.
In un’omelia durante la messa – era il novembre del 2016 – il parroco aveva detto ai fedeli “O si è cristiani o si è con Salvini”, parlando dell’accoglienza ai migranti. Parole contestate duramente dall’ex ministro che poi ha denunciato il religioso canturino. In attesa di capire se le parti troveranno un’intesa – anche dal punto di vista economico, con Salvini a chiedere una donazione di 1.000 euro ad una Onlus – il giudice ha fissato una nuova udienza il prosimo 14 maggio.