Operetta: “Al Cavallino Bianco”, non vi è posto al mondo più bello

19 febbraio 2020 | 08:19
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Operetta: “Al Cavallino Bianco”, non vi è posto al mondo più bello
Operetta: “Al Cavallino Bianco”, non vi è posto al mondo più bello
Operetta: “Al Cavallino Bianco”, non vi è posto al mondo più bello
Operetta: “Al Cavallino Bianco”, non vi è posto al mondo più bello

Sabato 22 febbraio, alle ore 20.30, arriva al Teatro Sociale diComo una delle operette più amate e viste del pianeta Al Cavallino Bianco: un tripudio di equivoci, malintesi e divertimento.

L’operetta in tre atti di Ralph Benatzky, eseguita a Berlino nel 1930, alla vigilia degli eventi devastanti della Seconda Guerra Mondiale, è molto apprezzata, sia per il suo sfondo estremamente romantico, sia per l’annunciato lieto fine che caratterizza il leggero e brillante mondo dell’operetta. Elena D’Angelo, con la sua Compagnia d’operette, rende reale l’ambientazione, grazie a numerosi artisti, all’orchestra e a una ricercata regia curata da Serge Manguette.

Nel Paese di San Wolfango, nel Salzkammergut, la bella ostessa Gioseffa, proprietaria dell’Hotel “Al Cavallino bianco” accoglie come tutte le estati i suoi ospiti. Gioseffa innamorata dell’avvocato Bellati un suo ospite abituale, continua a licenziare i suoi primi camerieri che la corteggiano così Leopoldo, primo cameriere anch’esso e innamorato di lei dovrà attendere tempi migliori per poterle confessare il suo amore. All’hotel soggiornano anche il buffo e ricco industriale Pesamenole accompagnato dalla figlia Ottilia che per faccende di lavoro è in causa con un suo concorrente proprio difeso dall’avvocato Bellati. Giunge all’hotel anche il professor Hinzelmann con sua figlia Claretta e Sigismondo, figlio del concorrente di Pesamenole.

Equivoci, scompigli lavorativi e amorosi caratterizzeranno la stagione estiva del Cavallino Bianco finché l’arrivo dell’arciduca, durante la stagione della caccia, farà tornare la calma e la serenità.

al cavallino bianco operetta

La prima rappresentazione dell’operetta ebbe luogo l’8 novembre 1930 al Großes Schauspielhaus di Berlino. Mentre fu proibita nella Germania nazionalsocialista a causa dei suoi coautori ebrei, al London Coliseum di Londra dall’8 aprile 1931 furono fatte 650 rappresentazioni di Al Cavallino bianco ed a New York divenne un duraturo successo a Broadway.

In Italia, il 3 novembre 1931, al Teatro Lirico di Milano, si alzava il sipario su quello che in seguito venne definito lo “spettacolo dell’anno”. Sarà stato lo sfarzoso e faraonico allestimento proposto dai fratelli Schwartz, le musiche coloratissime e piene di garbo, brio e gradevolezza, l’innegabile solarità dell’ambientazione montana, ma fatto sta che il pubblico al grido di “bravi! bravi” pareva non voler più lasciare la sala e tornare a casa nella nebbiosa notte meneghina. Al Cavallino bianco rappresenta un po’ lo spartiacque tra l’operetta vera e propria e la commedia musicale e può essere considerato uno degli ultimi fuochi d’artificio della piccola lirica, uno dei più entusiastici del secolo.

È un’operetta che si caratterizza per il piglio decisamente gradevole e stuzzicante.

Da un lato, sfruttando il supporto di un testo in prosa solido, con un copione tratto da una commedia brillante di Blumenthal e Kudelberg, presenta caratteri maggiormente approfonditi, almeno nelle parti principali, dall’altro la parte musicale è una raccolta di veri e propri quadri (ecco già un ammiccamento al teatro di rivista) come quello del temporale o dei tiratori.

La Compagnia di Operette Elena D’Angelo mira ad accendere i riflettori dei palcoscenici italiani sul mondo dell’Operetta raggiungendo anche un pubblico giovane. Fondata nel 2014 dal soprano/soubrette Elena D’Angelo che dopo una ricca carriera sui palchi dei maggiori teatri, si presenta in veste di produttrice, la compagnia vanta già larghi consensi.

Le produzioni, pur rispettando la filologia dello spettacolo, strizzano l’occhio al gusto del pubblico moderno.  L’operetta si rinnova grazie a eleganti allestimenti, un corpo di ballo formato da otto ballerini, professionisti del calibro di Matteo Mazzoli, Francesco Tuppo, Gianni Versino, la musica dal vivo, con un’orchestra composta da 10 giovani musicisti d’eccellenza.

INFO

Biglietti da 19€ a 35€ + prev. in vendita alla biglietteria del Teatro oppure online su

www.teatrosocialecomo.it

al cavallino bianco operetta

TEATRO SOCIALE
sabato, 22 febbraio – ore 20.30
AL CAVALLINO BIANCO
Operetta in tre atti di Ralph Benatzky e Robert Stolz. Libretto di Hans Muller, Erick Charrell e
Robert Gilbert.

Gioseffa Vogelhuber Elena D’Angelo                                                                                                                                                                                                       Leopoldo Brandmayer Matteo Mazzoli                                                                                                                                                                                                 Avvocato Bellati Francesco Tuppo
Ottilia Merita Dileo
Rudy Stefano Menegale
Zanetto Pesamenole Gianni Versino Sigismondo Cogoli Serge Manguette
Claretta Hinzelmann Giada Bardelli Professor Hinzelmann Carlo Randazzo
Guida Paola Scapolan
Arciduca Carlo Randazzo

Direttore Sabina Concari

Regia e coreografie Serge Manguette

Scene e costumi Elena D’Angelo

Corpo di Ballo Arte Danza University
Orchestra Grandi Spettacoli

Compagnia Compagnia d’operetta Elena D’Angelo
Produzione Gruppo Da Camera Caronte