Al Teatro Sociale in scena “Overload”, satira sulla distrazione di massa

Al Teatro Sociale in scena “Overload”, satira sulla distrazione di massa
Mercoledì 26 febbraio alle ore 20.30 il collettivo fiorentino di ricerca teatrale Sotterraneo porta al Teatro Sociale di Como Overload, uno spettacolo estremamente attuale che mette in scena il sovraccarico di informazioni che ha compromesso il nostro modo di relazionarci con il mondo.
Overload è uno spettacolo teatrale che ruota intorno alla figura di David Foster Wallace, scrittore statunitense, docente universitario appassionato di matematica e filosofia, noto soprattutto per Infinite jest (1996), romanzo fiume che descrive gli esiti surreali ai quali possono condurre lo sviluppo della tecnologia e le contraddizioni politiche del presente.
La pièce porta in scena le riflessioni dell’autore nordamericano su cosa significhi, in una società wikicognitiva e satura di pubblicità, cercare di dipanare nel tempo un percorso coerente di ricerca, concentrazione, gusto. Per farlo, la compagnia Sotterraneo mette in atto un corrispettivo drammaturgico del link ipertestuale. L’attore parla, racconta, riflette, ma poi, quando nel suo discorso si sente l’avvicinarsi di una particolare densità argomentativa, dalle quinte compare un altro attore. Alza un braccio, scandisce un conto alla rovescia: dieci secondi. Se in questo intervallo almeno uno spettatore si alza, il collegamento ipertestuale viene aperto e sulla scena irrompono i contenuti più diversi.

“L’idea di partenza era proprio quella di creare un cortocircuito, – racconta in un’intervista Daniele Villa, membro del collettivo Sotterraneo – Le dinamiche di “salto” fra contenuti, tipiche dei media digitali che sviluppano un’attenzione sempre mobile e “superficiale”, ricollocate in teatro, medium millenario e ineluttabilmente “live”, limitato nello spazio e nel tempo, dove lo
spettatore è posto in una condizione contemplativa da cui non può uscire (se non alienandosi o uscendo fisicamente dal teatro). Posto questo obiettivo abbiamo scelto un discorso centrale che avrebbe attraversato tutto lo spettacolo, una sorta di docufiction in cui David Foster Wallace racconta la sua ultima giornata di vita. Da qui abbiamo scritto dozzine di ipertesti che si diramassero dal discorso centrale, linkandosi a una parola, una azione, un oggetto ecc. Naturalmente ci siamo ritrovati con decine di scene molto diverse tra loro, quindi abbiamo operato scelte a seconda delle esigenze teatrali: ritmo, rimandi interni fra i segni e gli oggetti, capacità di una scena di stravolgere la visione ecc. Quello che volevamo era un discorso bombardato da continue distrazioni fino a generare un senso di perdita e smarrimento.”
Overload ha trionfato al Premio UBU 2018 come “Migliore spettacolo dell’anno” perché “affronta attraverso lo sguardo dello scrittore David Foster Wallace la frammentarietà contemporanea, con un linguaggio teatrale inedito, dal tratto collettivo, capace di penetrare l’oscurità suscitando al contempo il sorriso.”
 
https://vimeo.com/282085162
 
Il drammaturgo Villa, e autore insieme a Sara Bonaventura e Claudio Cirri, racconta anche della compagnia: “Noi siamo un gruppo, che si chiama Sotterraneo (banalmente perché abbiamo cominciato a circa 20 anni in un seminterrato). Da 15 anni lavoriamo come collettivo, quindi l’autorialità delle opere è condivisa. Facciamo creazioni originali, non partiamo quasi mai da testi classici di riferimento, ma sviluppiamo quella che in gergo si chiama “scrittura scenica”, ovvero la scrittura e l’ideazione registica dello spettacolo procedono di pari passo, durante il lavoro di prova in sala con gli attori, che contribuiscono attivamente al processo di creazione. Quando chiudiamo un progetto abbiamo un copione scritto che costituisce una necessaria memoria dello spettacolo, ma che sarebbe completamente insufficiente come strumento letterario: leggerlo non permetterebbe né di comprendere lo spettacolo né di rimetterlo in scena, e questo perché parola, azione e sistema di segni sono così integrati e sovrapposti che l’unico modo per capire cosa accade davvero in scena è vederlo in scena. (…) Il solco in cui ci collochiamo è quello del teatro di ricerca – mutuiamo questa parola dal campo scientifico per indicare un approccio che a partire dal grado zero tenta di ripensare continuamente il linguaggio teatrale e le sue potenzialità nel contemporaneo, anche attraverso una vasta mappa di contaminazioni con cinema, arti visive, graphic-novel, videogame e il mainstream stesso. Un po’ come un chimico che sperimenta possibili reazioni fra elementi disparati.”
Overload esplora la sovrabbondanza di messaggi che condiziona la nostra vita. I continui stimoli portati in scena ci fanno capire come siamo immersi in una nebbia di iper-informazioni dentro la quale ci muoviamo interagendo, dormiamo, viviamo. Alla luce di questo stato di cose il pianeta sembra troppo rumoroso e distratto per riuscire a sopravvivere.
Non dovremmo forse fare più silenzio e prestare più attenzione?
INFO
Biglietti a 20€ + prevendita, in vendita presso la biglietteria del Teatro oppure online su www.teatrosocialecomo.it.
TEATRO SOCIALE
mercoledì, 26 febbraio – ore 20.30
OVERLOAD
di Daniele Villa
con Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini
Concept e regia Sotterraneo
Luci Marco Santambrogio
Costumi Laura Dondoli
Sound design Mattia Tuliozi
Props Francesco Silei
Grafiche Isabella Ahmadzadeh
Produzione Sotterraneo
Coproduzione Teatro Nacional D. Maria II nell’ambito di APAP – Performing Europe 2020,
Programma Europa Creativa dell’Unione Europea
con il contributo di Centrale Fies_art work space, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Mibact, Funder 35, Sillumina – copia privata
per i giovani, per la cultura
Residenze artistiche Associazione Teatrale Pistoiese, Tram – Attodue, Teatro Metastasio di Prato,
Centrale Fies_art work space, Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa
Manin, La Corte Ospitale – progetto residenziale 2017, Teatro Studio/Teatro della
Toscana, Teatro Cantiere Florida/Multiresidenza FLOW
Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory, del network europeo APAP – performing europe 2020 ed è
residente presso l’associazione teatrale pistoiese
PREMIO UBU SPETTACOLO DELL’ANNO 2018
PREMIO BEST OF BE FESTIVAL (BIRMINGHAM)