Ipertensione: il Centro operativo nel Poliambulatorio di via Napoleona

23 febbraio 2020 | 08:26
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Ipertensione: il Centro operativo nel Poliambulatorio di via Napoleona

Ipertensione: il Centro operativo nel Poliambulatorio di via Napoleona

A partire dal prossimo 26 febbraio l’ambulatorio per l’Ipertensione riceverà i pazienti nella nuova sede in via Napoleona, al terzo piano del Monoblocco. Il trasloco dall’ospedale Sant’Anna inizierà lunedì 24 febbraio e dal 26, appunto, il servizio sarà operativo. Riconosciuto dalla SIIA, la Società italiana ipertensione arteriosa come “Centro di riferimento per la diagnosi e la cura dell’ipertensione”, l’ambulatorio, operativo anche a Cantù al Sant’Antonio Abate, svolge un ruolo importante nella presa in carico dei pazienti cronici.
Il centro, di cui è responsabile il dottor Claudio Pini, si occupa della diagnosi e della cura dell’ipertensione; nel 2019 sono state erogate 2900 prestazioni che hanno coinvolto circa 1800 pazienti.
“Il trasferimento del Centro in via Napoleona – spiega il direttore generale Fabio Banfi – concorre ulteriormente a realizzare nel Poliambulatorio quella profonda e preziosa integrazione tra rete ospedaliera e territorio che è obiettivo strategico del sistema sociosanitario regionale”.
L’ipertensione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio modificabili, la cui presenza è correlata in modo significativo, indipendente e progressivo con un aumento del rischio di sviluppare complicanze cardiovascolari e cerebrovascolari. Di contro, un trattamento efficace dell’ipertensione arteriosa riduce in modo sostanziale il rischio di sviluppare tali complicanze (Fonte SIIA). “L’ipertensione è il principale fattore di rischio delle malattie cardio-cerebro-vascolari che rappresentano la prima causa di morte al mondo – osserva il dottor Pini – ed è per questo che è importante tenere i valori pressori sotto controllo”. Le ultime statistiche parlano di 16 milioni di ipertesi in Italia e solo una persona su tre ha una pressione ben curata. I valori? “Per pazienti fino ai 65 anni ai quali sia stata diagnosticata una pressione superiore a 140/90 mmhg, la terapia dovrebbe tenerla controllata con la massima a 130 e non inferiore a 120 mmHg – prosegue Pini – Per gli ultrasessantacinquenni, invece, i valori prevedono 140 di massima e 80 di minima, e comunque non inferiore a 70. Per persone con comorbilità – cioè con più patologie – ci possono essere valori di riferimento diversi”. Quando bisogna iniziare a tenere sotto controllo la pressione? “Sarebbe bene sottoporsi a misurazioni periodiche già a partire dai 30-35 anni, anche se non si hanno disturbi. Non dimentichiamo che bastano valori pressori lievemente aumentati per causare danni anche gravi al cervello, al cuore e ai reni ” sottolinea il medico. Fumo, alcolici, caffeina, sale, obesità, sedentarietà sono alcuni dei principali fattori di incremento della pressione arteriosa e di conseguenza fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.
Il numero di telefono del nuovo Centro in via Napoleona sarà lo 031/5855219. Restano invariati i giorni di apertura, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.