Provvedimento in arrivo: non si può uscire dalla Lombardia fino almeno al 3 aprile




La decisione del Consiglio dei Ministri anticipata dal Corriere della Sera. Limitazioni su tante cose, il dettaglio
Il clamoroso provvedimento è stato anticipato poco fa dal Corriere della Sera edizione online. Ecco qui l’annuncio di Fiorenza Sarzanini sulle colonne del quotidiano milanese.
L’ingresso e l’uscita in Lombardia e in alcune province di Veneto, Emilia Romagna e Piemonte sarà consentito solo per motivi «gravi e indifferibili», di lavoro o di famiglia. Lo prevede il decreto che sarà emanato nelle prossime ore dal governo «per fermare il contagio da Coronavirus». Secondo la bozza del decreto, le restrizioni dovrebbero restare in vigore almeno fino al 3 aprile e le province interessate sono Parma, Piacenza, Rimini, Reggio-Emilia, Modena, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti ed Alessandria.
Nella bozza del provvedimento – ancora da ratificare dal Consiglio dei Ministri – viene stabilita una «zona di sicurezza» dove sono previste limitazioni strettissime. In particolare: chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, sospensione delle attività sciistiche e di eventi pubblici. Chiusi anche musei, palestre, piscine, teatri, stop ai concorsi pubblici ad esclusione del personale sanitario. Bar e ristoranti possono restare aperti, ma dovranno mantenere l’obbligo di distanza di un metro altrimenti l’attività sarà sospesa. Le attività commerciali dovranno rispettare la distanza di un metro per i clienti altrimenti scatterà la sanzione. Se non riescono per motivi strutturali dovranno chiudere. Divieto di accesso a pronto soccorso e hospice, ma anche residenze per anziani. Le riunioni di lavoro dovranno essere rinviate e si dovrà privilegiare lo smart working. Nella bozza del decreto c’è anche un invito a limitare la mobilità interna alle “zone rosse”. Vietati i colloqui tra detenuti e parenti in carcere.
Nelle prossime ore scatteranno altri divieti in tutta Italia. Saranno chiusi locali da ballo e discoteche, pub e sale giochi, sale scommesse e bingo. Non si potranno organizzare feste o eventi pubblici. I ristoranti e bar dovranno mantenere un metro di distanza.
Il provvedimento è già pronto e dovrà essere firmato nelle prossime ore dal premier Conte e dal ministro della salute Speranza.