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La natura se ne frega
La natura se ne frega del Coronavirus. Sugli alberi è già primavera, l’ erba nuova cresce nei prati e le lucertole prestive escono dal sonno invernale. La natura segue il suo corso indifferente all’ epidemia e alle nostre “reclusioni”. Semmai ne approfitta, persino in città. I piccioni sgambettano in piazza del duomo, quasi increduli di non dover schivare piedi umani, gatti esplorano nuovi territori, anatre e cigni passeggiano indisturbati sul lungo lago. Non siamo ancora ai feroci cani randagi di “Io sono leggenda” il film che i social hanno evocato in questi giorni.
Chi ha la fortuna di abitare in prossimità di un bosco e ha la pazienza di appostarsi alla finestra può godere di piccole visioni bucoliche che, se sei un bravo fotografo come il nostro amico Paolo, puoi immortalare in scatti naturalistici di grande effetto.
Ecco cosa vede Paolo dalla sua finestra affacciata sulla Valbasca
(foto di Paolo Silvestro)