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I sindaci dell’olgiatese chiedono di riaprire il valico di Bizzarone:”Frontalieri umiliati”

24 marzo 2020 | 17:35
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I sindaci dell’olgiatese chiedono di riaprire il valico di Bizzarone:”Frontalieri umiliati”
I sindaci dell’olgiatese chiedono di riaprire il valico di Bizzarone:”Frontalieri umiliati”
I sindaci dell’olgiatese chiedono di riaprire il valico di Bizzarone:”Frontalieri umiliati”

Una richiesta ufficiale formalizzata oggi alle autorità ticinesi:”Siamo sgomenti, sono la spina dorsale del Ticino”

Riaprire il valico di Bizzarone che da ieri sera le autorità ticinesi hanno chiuso senza alcuna comunicazione preliminare. Chiusura e stop. A chiederlo un nutrito gruppo di sindaco della zona dell’olgiatese – territorailmente vicina alla dogana bloccata – ed anche le organizzazioni sindacali. Questa la loro nota ufficiale di oggi. LO stop al passaggio da Bizzarone verso la Svizzera da ieri sera. Nei giorni scorsi era già stato chiuso çPizzamiglio-Maslianico.

Noi sindaci delle zone di confine e CGIL-CISL-UIL di Como viviamo con estrema apprensione, assieme ai cittadini, questa emergenza sanitaria, ormai diventata pandemia, che sta cambiando il nostro modo di vivere e di lavorare.
Lo stato in cui si trovano a dover lavorare in questi giorni tantissimi nostri cittadini frontalieri, che ci stanno contattando preoccupati per la loro salute alla luce delle misure attuate finora dal Canton Ticino ci costringe a prendere una posizione.
Già molti valichi doganali minori erano stati chiusi con il risultato di creare code chilometriche, ma ora, la decisione unilaterale della Svizzera di chiudere il valico di Bizzarone lascia tutti noi sgomenti per i riflessi negativi che sta avendo su tanti frontalieri impegnati a garantire la continuità dei servizi in Ticino. Pensiamo in prima battuta ai tanti medici e infermieri italiani impegnati a dare senza sosta assistenza sanitaria ai cittadini svizzeri, pensiamo a tutti quei lavoratori impegnati a garantire l’apertura, il funzionamento e la sicurezza delle tante aziende produttive ancora oggi funzionanti.
Chiediamo inoltre che la Svizzera valuti concretamente la sospensione di ogni attività produttiva, ad esclusione di quelle necessarie all’erogazione dei servizi essenziali alla popolazione.
I frontalieri e gli italiani sono la spina dorsale del Ticino e non possiamo accettare siano trattati in questo modo. Chiediamo alla Svizzera di riaprire il valico di Bizzarone e di consentire ai nostri concittadini di potersi recare al lavoro in sicurezza e senza dover subire ogni giorno decisioni di questo tipo.
Esprimiamo loro la nostra vicinanza e il nostro sostegno, garantendo il massimo impegno in tutte le sedi istituzionali per risolvere questo ennesimo problema che rende sempre più difficile svolgere in modo sereno la loro attività lavorativa.
Chiediamo inoltre che il Governo, Regione Lombardia e ANCI si attivino fin d’ora per risolvere questa situazione e scongiurare altre iniziative unilaterali del Governo svizzero.

Con la chiusura di Bizzarone attualmente resta aperto solo quello di CHiasso strada e di Brogeda sulla A9. Gli altri minori già tutti stoppati pochi giorni fa per l’allerta Coronavirus.