Andrate, tanti pompieri a scavare tra le macerie ed a mettere in sicurezza la casa

12 maggio 2020 | 18:02
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Una nuova giornata intensa nella frazione di Fino Mornasco. Utilizzati gli specialisti del corpo per bonificare lo scenario dell’incendio.

E’ stata una giornata intensa anche oggi. Decine di pompieri – non solo del comando provinciale di Como, ma anche dei reparti specializzati – a scavare tra le macerie della casa sventrata dall’esplosione ieri ad Andrate di Fino Mornasco in via LIguria. Attività minuziosa, certosina. Portata avanti con attenzione perchè lo scenario – da quantop emerge sempre più nitidamente – appare molto più complesso del previsto.

Accertato che non si è trattata di una fuga di gas – come ipotizzato in un primo momento – desta sempre più scalpore il ritrovamento di ordigni e materiale utile per il loro confezionamento. Una sorta di laboratorio (non certo autorizzato) – a quanto pare – dove qualcosa è andato storto ieri mattina. Dapprima un paio di esplosioni, poi quella devastante che ha squarciato la casa, provocato danni ingenti e causato la morte di Alessandro Fino, 21enne di Andrate. Investito in pieno dall’esplosione mentre il padre – pochi attimi prima – era riuscito ad uscire di casa. Ferito in modo non grave.

Al lavoro dei pompieri hanno contribuito anche i volontari del Lario – con la loro attività di controllo a distanza dello scenario – e la polizia locale. Ma anche gli artificeri dei carabinieri che hanno supportato il lavoro tecnico degli specialisti dei pompieri: i nuclei Usar, Gos e Niat, specializzati in interventi complessi come in questo caso. Oggi, nel frattempo, i pompieri hanno fatto esplodere alcuni ordigni artigianali rinvenuti nell’abitazione: intervento in un campo lontano dalle abitazioni.