XV Giornata mondiale del malato oncologico: i progetti della LILT per rimanere vicino a chi vive la malattia durante l’emergenza Covid

Le stime dell’Associazione italiana di oncologia medica, realizzate in occasione della XV Giornata del malato oncologico che ricorre oggi, 17 maggio, indicano che l’emergenza coronavirus Sars-CoV-2 ha avuto un impatto negativo sulla lotta ai tumori. Le nuove diagnosi di cancro si sono ridotte del 52%, il 64% degli interventi chirurgici ha subito dei ritardi e le visite sono diminuite del 57%. I pazienti e le società scientifiche chiedono a gran voce degli interventi urgenti, perché “i tumori non sono meno gravi del Covid-19 e ulteriori ritardi nella programmazione e assistenza rischiano di compromettere le possibilità di sopravvivenza”.
“Il malato oncologico non deve trascurarsi, dimenticando che curare il cancro è prioritario” ha ritenuto importante ricordare Francesco Schittulli, Presidente Nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), unico ente pubblico su base associativa,all’inizio della grave emergenza sanitaria ed ora anche economico-sociale che stiamo vivendo a causa del diffondersi del Covid-19, che ha comportato un ingiustificabile ritardo di oltre il 50% in termini di visite, diagnosi, trattamenti e follow-up oncologici. “L’impatto della pandemia da coronavirus ci obbliga, anche umanamente, a recuperare celermente ogni prestazione oncologica perché – ha detto Schittulli – chi vive o ha vissuto l’esperienza cancro ha comprensibilmente un organismo più vulnerabile, ma non da compromettere una vita normale. Il cancro infatti è ormai sempre più da considerarsi una patologia cronica, al pari dell’artrosi, del diabete, dell’ipertensione, tant’è che la sua guaribilità ha raggiunto complessivamente una percentuale di circa l’80%, con un progressivo trend positivo”. Con l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, e nel rispetto dei decreti del Governo, la LILT ha quindi deciso di rimanere in prima linea al fianco dei malati, rinforzando la linea nazionale, anonima e gratuita, SOS LILT, che risponde al numero 800998877 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 15, attiva per fornire ai malati oncologici e ai loro famigliari supporto e assistenza psicologica: una voce amica, ora più che mai necessaria a chi è già più fragile a causa della malattia. Insieme al Presidente Nazionale LILT, prof. Francesco Schittulli, senologo-chirurgo oncologo e direttore della Breast Unit del Mater Dei Hospital di Bari, rispondono alle domande pervenute tramite il numero SOS LILT o inviate all’indirizzo mail sede.centrale@lilt.it, anche il prof. Marco Alloisio, chirurgo toracico e coordinatore chirurgie specialistiche Humanitas Cancer Center di Milano, il prof. Armando Bartolazzi, Presidente Comitato Scientifico Nazionale LILT, oncologo-patologo dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma, il Prof. Giuseppe Curigliano, Direttore Divisione sviluppo nuovi farmaci terapie innovative dell’Istituto Europeo Oncologia di Milano e il Prof. Francesco Torino, oncologo Università Ospedale Tor Vergata di Roma.Inoltre, progressivamente e compatibilmente con gli adeguamenti richiesti dalle nuove esigenze di sicurezza, i circa 400 ambulatori LILT distribuiti su tutto il territorio nazionale hanno già ripreso la normale attività, tornando ad operare in difesa della salute della comunità, fornendo visite di prevenzione, corretta informazione, diagnosi e assistenza.
“E’ prevedibile che quest’anno si possa registrare un incremento dell’incidenza e diagnosi di cancro rispetto ai 371.000 casi stimati nel 2019 in Italia– ha concluso Schittulli– e, per questo, superando ogni riserva si rende necessario il potenziamento della claudicante medicina del territorio, una incisiva riattivazione degli screening ed il ridimensionamento dei soffocanti ostacoli burocratici per le tutele socio-sanitarie”.