Bentornati: Sabrina Sigon alla libreria Ubik e bar Aida

26 maggio 2020 | 19:08
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Bentornati: Sabrina Sigon alla libreria Ubik e bar Aida
Bentornati: Sabrina Sigon alla libreria Ubik e bar Aida
Bentornati: Sabrina Sigon alla libreria Ubik e bar Aida

bentornati: capanna mara nota su nota

Hanno riaperto quasi tutte le attività commerciali e Sabrina Sigon sta visitando alcuni esercizi per sentire gli umori di gestori e clienti dopo tanti giorni di chiusuta.

LIBRERIA UBIK

Poco prima di uscire di casa chiedo a mia figlia cosa le interesserebbe sapere di una libreria in questa fase due. “Se quando sono lì posso prendere in mano un libro e sfogliarlo” è stata la sua risposta. Ed è proprio da questa domanda che comincia la mia intervista a Chiara Piscitelli, responsabile della libreria Ubik di Piazza San Fedele a Como. Dal piacere di toccare un libro.

Certo”, risponde Chiara; “l’importante è igienizzare le mani all’ingresso o usare i guanti di plastica che, per chi vuole, sono disponibili da noi. Qui, inoltre, non mettiamo fretta a nessuno. La libreria è sempre stata un posto bello per girare e curiosare qua e là, per trovare cose che magari non si pensava di acquistare, e deve tornare a esserlo. Le persone possono arrivare senza un’idea precisa e lasciarsi ispirare da quello che trovano. Per quanto riguarda la mascherina, inoltre, la gente è già sensibilizzata. Se invece chi entra ha già un’idea precisa, può chiedere direttamente a noi che, come al solito, ordiniamo anche quei titoli che al momento non sono disponibili in negozio. Tutto come prima, quindi, con l’aggiunta delle importanti accortezze che ho detto”.

Come sta andando?

Con la riapertura del 4 maggio per i soli residenti del Comune, le persone avevano ricominciato a tornare in libreria; ma è dal 18, con la libertà di circolazione e conseguente abolizione dell’autocertificazione, che la libreria sta ritrovando tutti i suoi clienti; dalla scorsa settimana il movimento è decisamente cambiato. Gli orari che facciamo attualmente sono 9-14 / 15-19 dal lunedì al sabato, in quanto nell’ora di chiusura dobbiamo sanificare i locali. La domenica chiudiamo due ore, quindi 9-13 / 15-19. Per quanto riguarda gli ingressi, dipende da come si dispongono i clienti in negozio: abbiamo tre piani, bisogna contingentare le persone in base a presenze e percorsi per piano”.

Anche nel periodo di quarantena, siete sempre stati vicini ai lettori

Tutto l’anno postiamo sulla pagina Facebook video con consigli letterari e questa attività, nell’appena trascorso periodo di lockdown, sì è trasformata in una quarantena letteraria: abbiamo letto il più possibile – ti assicuro che già leggiamo tanto, per lavoro e per piacere – per poter essere ancora più vicine ai nostri clienti”.

In cosa consiste il servizio LibriRaccomandati?

Dal mese di aprile avevamo organizzato le consegne a domicilio e le stiamo facendo tutt’ora. Spediamo in tutta Italia, siamo in grado di soddisfare tutte le richieste dei nostri clienti. Vogliamo tenere ancora aperta questa possibilità per chi non può muoversi, per chi non se la sente ancora di farlo; la gente sta aspettando di avere dati maggiormente rassicuranti per potersi godere in pieno questa libertà di movimento. Per la città e i comuni limitrofi abbiamo un nostro corriere che segue tutte le consegne, per il resto ci affidiamo ai corrieri nazionali”.

Mi dai un’idea di quelle che sono state le preferenze dei lettori in questo periodo?

Guarda, sulle consegne a domicilio, in piena quarantena, il dato segna una netta preferenza per i libri gialli. Essendo state, inoltre, bloccate tutte le uscite editoriali, l’ultima grande novità a ridosso del lockdown è stato il libro di Alessandro Robecchi “I cerchi nell’acqua” di Sellerio. Se devo dirti, uno dei libri più richiesti. Con i gialli penso che le persone abbiano cercato dei momenti di evasione da tutto quello che stavamo passando; la gente non ha letto molti saggi, si è buttata più sulla narrativa e, nel caso di Robecchi, su un autore già conosciuto e molto apprezzato. L’allentarsi delle restrizioni vedrà le prossime uscite editoriali fra la fine di maggio e i primi di giugno”.

La vostra è una libreria molto attiva per le presentazioni, come vi state organizzando in questo periodo?

Date le circostanze e le restrizioni stiamo provando a organizzare eventi online proprio perché, per il momento, ancora non sappiamo quando potremo riprendere a programmare eventi dal vivo – ovviamente con il distanziamento sociale. Ci auguriamo che, anche in questa modalità online, il contatto con l’autore, pure se a distanza, possa essere apprezzato. Il 1 giugno abbiamo la scrittrice Marzia Sicignano che presenta il suo: “Ovunque sia, saremo insieme” – ed. Mondadori – dialoga con la scrittrice la giornalista Dalila Lattanzi; il 4 giugno Maurizio De Giovanni “Una lettera per Sara” – ed. Rizzoli – presenta il giornalista Dario Campione. Si tratta di due autori usciti appena adesso, fra i primi post lockdown. Se ci sarà la possibilità di fare eventi con distanziamento sociale, comunque, noi abbiamo la fortuna di affacciarci su piazza San Fedele, e pensiamo di organizzarli senz’altro. Dalla nostra c’è che andiamo verso la bella stagione, e questa sarà una possibilità che, in base alle norme che verranno date, speriamo di poter cogliere. Ora siamo tutti in stand by, in attesa di capire come potremo muoverci”.

Come sarà organizzato l’evento online?

Si crea un gruppo Facebook con chi è interessato a partecipare e, all’orario stabilito, ci si collega. I dettagli tecnici e le varie modalità verranno spiegati proprio sulla pagina Facebook e sulla Newsletter che manderemo a tutti i clienti, con il link per l’iscrizione, verso la metà di questa settimana. La cosa che tengo a sottolineare già da adesso, è la possibilità, da parte di chi parteciperà all’evento, di poter acquistare il libro di De Giovanni con l’autografo di rito, e quello di Marzia Sicignano con una cartolina autografata. Anche attraverso questa modalità, la libreria cerca di ricreare il sapore e il piacere della presentazione vera e propria, e di tenere aperto quel canale di comunicazione importante che lega il lettore allo scrittore”.

bentornati  aida e ubik

PASTICCERIA AIDA COMO

Siamo a distanza, si vede anche dal bollino rosso a terra e…foto scattata! Oggi sono con Tortora Francesco, socio titolare del bar pasticceria Aida di Como, situato nella storica Piazza San Fedele, per sentire come sono ripartiti loro.

Da lunedi 18, ricevute il giorno prima le nuove disposizioni, abbiamo riaperto; con non poche difficoltà in quanto, dall’oggi al domani, abbiamo dovuto metterci in regola con le nuove disposizioni e dpi, oggi indispensabili. In parte ci eravamo dotati prima ma, con i distanziamenti da rispettare, abbiamo dovuto capire come riposizionare

i tavoli nella nostra area e dove mettere quelli che, momentaneamente, non possono essere utilizzati. Alla fine abbiamo trovato soluzioni per tutto, e il risultato purtroppo ci fa perdere più del 50% delle sedute. Ogni tavolo invece di quattro ne ha due perché, in ogni caso, riteniamo che il distanziamento sia molto importante e importante è rispettarlo. Il locale dovrà ritenersi al completo, quindi, soltanto con una quarantina di posti occupati, contro i novantasei di prima”.

Per quanto riguarda i posti al banco

Da noi ci sono dei banchi importanti e, per poter continuare a utilizzarli, abbiamo creato dei distanziamenti anche per chi desidera solo prendersi un caffè in piedi, oppure ordinare in pasticceria. Vediamo comunque che, in queste prime giornate, la gente preferisce non entrare, quindi il servizio al banco, servizio in cui eravamo molto forti, per il momento è rimasto fermo. Sette metri di banco bar, sette metri di banco pasticceria – qui abbiamo fatto un distanziamento di un paio di metri in modo che, nel caso entrino mamme con bambini, possano essere ben separate dagli altri clienti – i bollini a terra sui quali siamo adesso determinano le distanze, addirittura lo zucchero o qualsiasi altra cosa la passiamo noi al momento per evitare contatti; all’ingresso la sanificazione delle mani e, ovviamente, sanifichiamo tavoli e i locali interni: direi che il possibile per mettere tutti in sicurezza sia stato fatto. Anche la parte della sala da tè funzionerà a tavoli alterni, sempre per garantire le distanze, speriamo col prossimo settembre di cominciare a utilizzare anche questa. Da noi, quindi, possono entrare più persone senza il pericolo di contatto o assembramento. Adesso dobbiamo solo attendere che le persone riacquistino fiducia, molti addirittura hanno ancora il dubbio, a locale vuoto, di non poter nemmeno entrare. Fuori invece va meglio, ai tavoli la gente comincia ad accomodarsi.”

Per quanto riguarda i prezzi, avete aumentato qualcosa, visti i costi in più che dovete sostenere?

Assolutamente no. Anzi abbiamo iniziato a fare delle promozioni, sia come incentivo sia per andare incontro alle persone che possono trovarsi in difficoltà; per esempio, dalle diciotto fino alle venti, che è l’attuale orario di chiusura, facciamo la promozione del tre per due sulla pasticceria. Altra cosa, stiamo provando a dare dei servizi in più, come la possibilità di acquistare qui da noi pane, focaccia, latte e uova, insomma le piccole cose di cui si può aver bisogno tutti i giorni. Tutto questo nonostante, purtroppo, al momento stiamo facendo dal 20 al 30 per cento degli incassi di prima. A Como la differenza la fanno due cose: la bella stagione e i turisti. Il tempo speriamo tenga ma non avere gli stranieri significa molto meno lavoro; contiamo nel turismo locale”.

Prima della riapertura avete lavorato con il servizio da asporto?

Nei giorni di Pasqua, Pasquetta, la Festa della Mamma, giorni in cui la gente aveva voglia di fare festa, di gratificarsi con un bel dolce; abbiamo consegnato gratuitamente in tutta Como”.

Siete presenti sui social per promuovere queste belle iniziative?

Lo siamo e lo siamo stati anche in quarantena, attraverso proposte che prevedevano, ad esempio, porzioni di gelato mono gusto per non rinunciare a questo piacere che a molti è mancato, oppure ordinazioni di box di prodotti combinati a prodotti in omaggio. Abbiamo così voluto rimanere vicini ai nostri clienti e speriamo che questo venga apprezzato.”

bentornati  aida e ubik

Sabrina Sigon