Fase tre emergenza sanitaria: dove e come spostarsi da oggi, in Svizzera non si entra ancora




Passaggio tra regioni, limiti per Sardegna, controlli serrati per Lazio e Puglia. E per l’estero, ecco il dettaglio
Da oggi spostamenti possibili tra regioni dopo la lunga fase dell’emergenza sanitaria. Dalla Lombardia – con mascherine obbligatorie sempre – ci si può spostare in altre regioni e viceversa. Restano in vigore le principali regole di distanziamento sociale e di igiene personale. Abolita l’autocertificazione.
In Italia, alcune Regioni hanno introdotto limitazioni con apposite ordinanze per i turisti che arrivano in visita. Registrazione obbligatoria, e non volontaria, per chi arriva in Sardegna con un questionario che traccia anche gli eventuali spostamenti interni. Il questionario va compilato on line sul sito della Regione prima della partenza, o attraverso la app “Sardegna Sicura” per il tracciamento dei contatti su base volontaria. È quanto prevede l’ordinanza, firmata ieri a tarda notte, dal governatore Christian Solinas. Una copia della ricevuta della registrazione dovrà essere allegata alla carta d’imbarco e al documento d’identità.
In Sicilia la nuova ordinanza ha anticipato a oggi l’allineamento con le disposizione del decreto, abolendo l’autocertificazione e l’obbligo di quarantena per chi raggiunge la Sicilia da altre regioni. Restano le disposizioni per i cittadini riscontrati positivi al Covid-19 che hanno l’obbligo di comunicare le proprie condizioni di salute al medico di famiglia e al Dipartimento di prevenzione dell’Asp competente. Chi arriverà in Sicilia potrà inoltre scaricare la app ‘Sicilia sicura’ e inserire, in maniera facoltativa, i dati personali sul proprio stato di salute, sugli spostamenti ed eventuali casi di Covid-19 in famiglia. La riapertura alla circolazione ha provocato questa mattina lunghissime file di auto a Messina in prossimità del porto, per l’imbarco.
In Lazio, controlli serrati su treni, aerei e navi, con misurazione della temperatura, come prevedono le misure contenute nell’ordinanza firmata dal presidente Nicola Zingaretti. In Puglia chi arriva da oggi, 3 giugno, ha l’obbligo di segnalarsi ma non più di fare la quarantena domiciliare, come stabilisce un’ordinanza firmata dal presidente Michele Emiliano.
COSA FARE PER L’ESTERO, UTILE VADEMECUM
Lenta e progressiva: è la riapertura delle frontiere all’interno dell’Ue. Utile vademecum pubblicato oggi da Sky Tg24. Ma se il 15 giugno pare essere la data clou dalla quale si potranno programmare le vacanze, ogni Paese europeo decide per sé e molti pongono limitazioni agli italiani. Come la Grecia, che ha fatto sapere che a chi arriva da Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto sarà richiesto un test all’arrivo e un periodo di quarantena: se negativo il passeggero si metterà in auto-quarantena per 7 giorni, se positivo per 14 giorni
Dal 15 giugno l’Austria consentirà la libera circolazione senza alcun controllo alle frontiere con Germania, Svizzera e Liechtenstein. Per quanto concerne l’Italia, Paese considerato da Vienna ancora un “focolaio”, c’è intenzione sia da parte austriaca che italiana di aprire i confini: un aggiornamento della situazione è atteso non prima di mercoledì
Il Regno Unito non è praticamente accessibile anche perché il governo prevede di introdurre una quarantena di due settimane per tutti i viaggiatori che entrano nel Paese a partire dall’8 giugno. Chi non aderirà all’auto-isolamento dovrà pagare una multa di 1.000 sterline (circa 1.100 euro). Esentati dalla limitazione solo i viaggiatori provenienti dall’Irlanda, Isola di Man e Isole del Canale.
Una quarantena è prevista anche in Irlanda, Bulgaria e Macedonia del Nord che però la impongono soltanto a chi proviene da alcuni Paesi a rischio, come l’Italia. La Svizzera dal 15 giugno aprirà ai turisti, ma tiene chiuse le frontiere con l’Italia. Dallo stesso giorno saranno nuovamente aperti anche campeggi, giardini zoologici, piscine, cinema e teatri
Via libera per i turisti italiani che vorranno recarsi in Francia. Dal 15 giugno saranno aboliti i controlli alle frontiere. Dal 2 giugno in gran parte del Paese – a Parigi da fine giugno – potranno riaprire le strutture ricettive, campeggi e case vacanza
Dall’1 luglio in Spagna la quarantena obbligatoria per tutti i viaggiatori sarà revocata. Dai primi di giugno alcune compagnie aeree europee dovrebbero riattivare i collegamenti per mete classiche del turismo estivo come Maiorca, Costa del Sol e Costa Blanca. Seguendo lo slogan “Clean & Safe” (pulito e sicuro), il Portogallo vuole riaprirsi gradualmente al turismo straniero. Secondo l’associazione alberghiera nazionale la maggior parte degli hotel dovrebbe riaprire a metà luglio. Il Paese ai confini occidentali dell’Ue dipende fortemente dal turismo che è circa il 15 per cento della produzione economica
Al momento non è possibile per gli italiani viaggiare in Germania. La Norvegia ha chiuso i suoi confini a tutti. I norvegesi e gli stranieri con permesso di soggiorno possono tornare a entrare ma devono essere messi in quarantena per dieci giorni. Da lunedì i cittadini provenienti dagli altri Paesi nordici potranno entrare liberamente. Il divieto di ingresso per i turisti molto probabilmente si protrarrà fino al 20 agosto. Da metà giugno in Ungheria è previsto un allentamento dei controlli alle frontiere che per il momento restano chiuse
Dal 26 maggio la Slovenia consente ai cittadini dell’Unione Europea di entrare con una conferma di prenotazione e senza un documento che certifichi la negatività al coronavirus. Inoltre, i cittadini dell’Ue possono attraversare il Paese. Le strutture ricettive potranno riaprire dall’1 giugno. Resta vietato sdraiarsi sulla spiaggia. In Olanda la riapertura sarà graduale. Le restrizioni per i viaggi non urgenti si applicano fino al 15 giugno ma solo a persone provenienti non da Paesi Ue. Dall’1 giugno riapriranno i musei ma previa registrazione online. Dall’1 luglio tutti i campeggi e villaggi turistici dovranno essere riaperti
In Belgio, vietato qualsiasi ingresso se non per motivi “assolutamente necessari” ma le restrizioni stanno diminuendo. Riaperture saranno discusse con i Paesi limitrofi previo confronto sull’evolversi della pandemia. I voli passeggeri sono consentiti tra le ore 7 e le 21. La Lettonia, tra i Paesi baltici, è l’unica ad aver deciso di accogliere i turisti stranieri
La Croazia, che dipende fortemente dal turismo, consente nuovamente ai cittadini di entrare nel Paese senza giustificazione. In precedenza ai confini era richiesto il motivo oppure la conferma dell’esistenza di una proprietà (appartamento o barca). Nella lista dei Paesi che beneficiano dall’allentamento non c’è però ancora l’Italia. Dai primi di giugno riprenderanno i collegamenti aerei. Fino al 15 giugno in Svezia divieto provvisorio di viaggio ma non per cittadini Ue. Per raggiungere il Paese scandinavo l’opzione è via Danimarca o via mare dalla Germania. Frontiere riaperte in Montenegro per i cittadini con una situazione epidemiologica analoga, ovvero Croazia, Slovenia, Austria, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Albania e Grecia. Nella lista non c’è l’Italia
L’Islanda, fortemente dipendente dal turismo, prevede di allentare le restrizioni per i viaggiatori stranieri a partire dal 15 giugno ma, per il momento, chi entra sarà messo in quarantena per due settimane. Il governo sta pensando di offrire l’alternativa di sottoporre i visitatori a tampone. È probabile, poi, che i turisti debbano scaricare e utilizzare l’applicazione di tracciamento. La Danimarca è stato uno dei primi Paesi europei ad aver chiuso i confini. Dal 14 marzo gli stranieri non possono entrare senza uno specifico motivo. Per il momento può entrare solo chi possiede una casa – migliaia di tedeschi – oppure per ricongiungimento familiare.