Mondovisione propone nuovi modelli di attivazione della città. Intervista a Dario Galetti

19 giugno 2020 | 12:24
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Per certe cose c’è un pre e post lockdown, una di queste è la modalità per fare quello che, in termine burocratico, è pubblico spettacolo. La necessità di garantire la sicurezza, di chi lo fa e di chi lo guarda, impone regole , distanziamenti e presidi che vanno nel segno opposto dei presupposti per esibirsi davanti ad un pubblico. Probabilmente si tornerà alle modalità con cui teatro, musica, danza e tutte le arti performative, si sono fatte per secoli, intanto occorre ipotizzare nuovi modelli.

Mondovisione si occupa dal 2005 di animare e portare cultura e bellezza nelle città, rigenerando spazi pubblici e privati. Per l’estate diversa dal solito che si prospetta, la cooperativa canturina artefice di molti eventi, manifestazione e progetti sociali dal 2005, ha preparato una serie di interventi che tengono insieme l’esigenza di stare insieme con i rinnovati standard di sicurezza raccolti in un folder con il titolo ReInventala città. Una serie di proposte che comprendono strategie di riattivazione culturale e idee di rigenerazione urbana adatte al momento contingente, ma da tenere come linee guida per eventi green ed economicamente sostenibili.

Ne abbiamo parlato con Dario Galetti che di ReInventa la città è il capo progetto

Ecco una serie di idee, da Skakespeare a domicilio BIKE-OUT, dalla Caccia al Tesoro al Furgone Itinerante per tutti i tipi di spettacolo, abbiamo inventato e ripensato queste attività per permettere una fruizione sicura, ma anche di sicuro effetto.

mondovisione re inventa la città

Per avere informazioni e ulteriori dettagli non esitate a contattarci alla email: luca.bestetti@mondovisione.org