Bentornati Sulutumana
Solo tre mesi. ma sembra passato tanto tempo dall’ultimo concerto dei Sulutumana. Sabrina Sigon li ha ritrovati in un intimo concerto ad Oliveto Lario.
Una sera di fine giugno, tornanti ruscelli e boschi, è una macchina azzurra e un po’ datata quella che, ingranata la prima, arranca a salire; ma quando arrivi ti dici che hai fatto bene: qui dove l’avventura è cominciata, riparte. Fra Canzo e Asso.
Località Crezzo, Oliveto Lario, Agriturismo Camanin, un concerto con pochi posti disponibili per rispettare le norme igienico-sanitarie in materia di prevenzione Covid-19, con il desiderio di riappropriarsi poco alla volta di quell’interplay che va ritrovato con la calma richiesta da note, parole e voci che i mesi appena trascorsi hanno mantenuto a forzata distanza.
Dopo il concerto, dopo quell’Infinito Presenteche in apertura ha raccolto di nuovo il gruppo, che si è ritrovato unito più che mai dalle note di Liberi Tutti, Piccola Veliera, loSpaventapasseri ma anche da brani tratti dall’ultimo VADAVIALCÙ come Alter Ego, Gian Battista Galli, leader del gruppo, è visibilmente contento.
“Siamo tornati a vederci noi tre, nucleo storico dei Sulutumana”, mi dice Giamba riferendosi al bassista Nadir Jori e al tastierista Francesco Andreotti; “la prima cosa che ci siamo detti è stata – Ok, ci vogliamo ancora bene, ci vogliamo più bene di prima, ma adesso cerchiamo di capire se accanto a questo possiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto da tanti anni a questa parte –. Quindi ci siamo ritrovati cercando di tornare ad ‘annusarci’. La cosa più urgente è stata per ognuno di noi capire gli altri; abbiamo rassettato il locale e, una volta riprese le prove, abbiamo deciso che volevamo riproporci, che volevamo essere ancora quello che siamo stati pre-coronavirus. Senza intenderla come una parentesi ma come un nuovo inizio”.
Per ricominciare
“La cosa che abbiamo pensato è stata quella di farci un regalo e condividerlo con alcuni amici; poche persone per ragioni logistiche, tecniche e sanitarie, non si poteva fare diversamente. Questo è quello che è successo stasera; da qui in poi, piano piano, si riparte”.
Da dove tutto è partito
“Qui siamo proprio nel nostro territorio: questa è l’aria che si respira, questo è l’ambiente che guardiamo quando componiamo le nostre musiche. Ripartiamo da dove eravamo partiti allora, con entusiasmo e una nuova consapevolezza. Con qualche cicatrice in più: ma sono quelle cicatrici che condividiamo con la gente. La differenza adesso è proprio questa, della condivisione: tutti abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo questo periodo difficile. Speriamo di essere arrivati alla coda finale di un’esperienza unica, imprevista, che ci ha segnati tutti e questo lo si nota, lo si vede; la cosa urgente da fare è stata provare a tornare insieme e sapere che potevamo crederci ancora”.
Una prova d’appello, quindi
“Preziosa e doverosa. Le canzoni e il concerto ormai solo un pretesto per sottolineare e rivendicare il valore dell’incontro, l’importanza della condivisione”.
La serata volge al termine, imbevuta di quella magia che – chi li conosce lo sa – i Sulutumana sanno creare. La notte si abbassa sotto lo sguardo della Grigna che lascia la luce di un rifugio come unico indizio della sua presenza. Ogni tanto la guardo, è bello sapere che c’è.
Bentornati Sulutumana
Le date dei prossimi concerti:
3 luglio – Somma Lombardo (La Viscontina)
18 luglio – Domodossola (Museo all’aperto: evento “Impara l’arte”, a cura del critico d’arte Chiara Gatti)
31 luglio – Poschiavo (Svizzera)
6 agosto – Cantù Corte San Rocco
25 e 26 settembre – Como (Officina della Musica)
Tutti i dettagli sul sito www.sulutumana.net
Sabrina Sigon