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Nuovo intervento a San Francesco, rabbia Cgil:”Materassi e coperte buttati via di nuovo”

2 luglio 2020 | 15:00
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Nuovo intervento a San Francesco, rabbia Cgil:”Materassi e coperte buttati via di nuovo”
Nuovo intervento a San Francesco, rabbia Cgil:”Materassi e coperte buttati via di nuovo”
Nuovo intervento a San Francesco, rabbia Cgil:”Materassi e coperte buttati via di nuovo”
Nuovo intervento a San Francesco, rabbia Cgil:”Materassi e coperte buttati via di nuovo”

La nota del sindacato dopo la pulizia di stamane. Critiche agli assessori. E le parole della Cisl dei laghi

Allontanati per la pulizia del portico a San Francesco, poi hanno fatto ritorno al loro posto. Il problema dei senzatetto a Como è tutt’altro che risolto, almeno in questa zona, e così arriva anche la nota della Cgil che esprime dissenso su come l’intervento di stamane è stato gestito da Aprica e Polizia locale. Ecco qui la nota ufficiale

Nella mattinata di oggi abbiamo assistito alla seconda operazione di sgombero, o sanificazione (a seconda del punto di vista) sotto i portici dell’ex chiesa di San Francesco. Ci appare evidente che questa non possa e non debba essere la soluzione del problema. Se un’operazione di pulizia, magari concordata e non imposta, può pure essere auspicabile, non si capisce il motivo per il quale materassi e coperte siano state di nuovo buttate al macero, costringendo così i volontari ad una nuova fornitura. Sostenere, come di nuovo hanno fatto gli assessori presenti, che il problema non esiste perché sono i senza fissa dimora che non vogliono accedere ai posti di accoglienza oggi liberi, è uno schiaffo all’intera città, che convive ormai da anni con un’emergenza divenuta  strutturale.

E’ ora di dare una svolta decisa alle politiche sociali e di accoglienza del capoluogo.

Non è comprensibile come una mozione votata a maggioranza resti dimenticata nei cassetti dell’amministrazione.

Si richiamano le associazioni ad un ruolo di collaborazione e supporto? Questo non è mai venuto meno. Altra è la funzione sostitutiva di un onere pubblico, e questa non può essere pretesa né tollerata.

Siamo i primi a sostenere che un altro dormitorio permanente sia solo un primo passo necessario, accanto cui andranno attivati  percorsi di integrazione più complessi e articolati.

Ma da lì si parte per cominciare a tamponare una situazione intollerabile, irrispettosa della dignità dell’essere umano.

Ci pare gravissimo che la risposta dell’amministrazione sia di questo tenore: “Sai che c’è? Per ora ti butto materasso e coperte, così vediamo stasera dove dormi!”. Ovviamente non sono le testuali parole dell’assessore, ma il messaggio che ancora una volta si veicola con l’azione muscolare di questa mattina. Chiediamo con forza che quella di oggi sia l’ultima azione di una cattiva politica. Ogni persona, prima che lo giustifichi un titolo giuridico, è soggetto titolare di diritti.

LA NOTA DELLA CISL DEI LAGHI ARRIVATA OGGI

Anche la Cisl dei Laghi prende duramente posizione contro l’impasse che da qualche settimana sta caratterizzando la Pubblica amministrazione cittadina sul tema dei senza fissa dimora, dopo la chiusura degli spazi di accoglienza invernali. «È trascorso più di un anno dal voto del Consiglio comunale in cui la giunta veniva impegnata nella ricerca e apertura di un dormitorio pubblico – dichiara Francesco Diomaiuta, sub reggente Cisl dei Laghi -. Da allora abbiamo ascoltato tante chiacchiere, ma visto poca concretezza. Appare scandaloso, ad oggi, in una situazione che rischia di prefigurarsi come una nuova emergenza, che il Comune non abbia ancora assunto una posizione chiara e non opti per iniziative concrete a tutela degli sfortunati che vivono quotidianamente la strada, ma anche degli stessi cittadini. Con le temperature di questi giorni e la scarsità di tutele igieniche si mette a rischio la salute di tutti. Che si prenda esempio dal Papa che, dallo scoppio dell’epidemia Covid-19, più volte ha rivolto il suo pensiero ai senza fissa dimora, anche con azioni concrete di solidarietà e accoglienza».