Viale Geno, le dure accuse di Rapinese a Pallanuoto Como:”Dati falsi, deve decadere”

14 luglio 2020 | 06:27
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Viale Geno, le dure accuse di Rapinese a Pallanuoto Como:”Dati falsi, deve decadere”
Viale Geno, le dure accuse di Rapinese a Pallanuoto Como:”Dati falsi, deve decadere”
Viale Geno, le dure accuse di Rapinese a Pallanuoto Como:”Dati falsi, deve decadere”
Viale Geno, le dure accuse di Rapinese a Pallanuoto Como:”Dati falsi, deve decadere”

Il consigliere comunale di opposizione attacca nuovamente i veritci della società comasca in consiglio comunale. Il video integrale

Altro durissimo attacco di Alessandro Rapinese ieri sera in consiglio comunale di Como a Pallanuoto Como ed ala relativa aggiudicazione della sede di viale Geno, fino allo scorso anno occupata da Comonuoto. Nel suo intervento (video allegato) di ieri sera in aula il consigliere comunale di opposizione ha ribadito ancora le ragioni per le quali a suo giudizio l’aggiudicazione deve essere annullata e la sede restituita alla società che fino ad un anno fa occupava gli spazi di viale Geno, ora ancora chiusi.

https://www.facebook.com/rapisindaco/videos/320676025768765/

Così Rapinese nel suo post di queste ore.
Sono fermamente convinto che a ore il mio Comune farà decadere Pallanuoto Como dalla aggiudicazione del plesso sportivo di Viale Geno (alla luce dei fatti e soprattutto degli atti non vedo alternative), ma se ciò non accadesse i comaschi vedrebbero assegnare un luogo di sacro sport COMASCO ad un insieme di associazioni sportive (Pallanuoto Como e la genovese Crocera Stadium) che:
– avrebbe tra i propri associati il 96% (novantaseipercento) di associati non comaschi (i soci di Pallanuoto Como infatti pesano solo il 4% – quattropercento – del “consorzio”);
– avrebbe tra gli atleti tesserati agonisti (requisito richiesto a chiare lettere dalla commissione di gara, requisito accettato da TUTTI i partecipanti nel 2018) (sempre che i dati dichiarati in gara fossero veritieri – fatto contrastante con quanto GIÀ riportato da FIN Liguria prima e FIN Lombardia poi) l’80% (ottantapercento) di atleti tesserati agonisti non comaschi e nemmeno lombardi.
Il bando concepito da Landriscina & Co. era un bando comaschicida che favoriva chiunque tranne chi a Como fa del bene (senza profitto – SENZA PROFITTO) da oltre un secolo.
Grazie a Dio Como Nuoto tornerà a casa. Con buona pace di chi voleva prendere a calci nel culo una radicata e prestigiosa associazione al 100% (centopercento) comasca, associazione tra l’altro insignita con la STELLA D’ORO AL MERITO SPORTIVO.
Concludo: appena sarò sindaco Como Nuoto affiancherà all’ORO della STELLA AL MERITO SPORTIVO quello dell’ABBONDINO, la massima benemerenza civica comasca.
Contestualmente ad infinite scuse.