Panoramica sul trading online e l’investimento in commodity

Prima di iniziare a fare trading online, è necessario chiarire a sé stessi quali sono le proprie possibilità economiche e i propri obiettivi finanziari. Avendo un’idea precisa e oggettiva della situazione personale, il trader potrà organizzare con maggiore semplicità un piano di investimento che si adatti alle sue esigenze.
Inoltre potrà valutare in maniera pertinente le offerte dei broker e scegliere l’intermediario che più gli si addice.
Caratteristica di un broker valido è in primo luogo la regolamentazione rilasciatagli da specifici enti di controllo dei mercati come la CONSOB italiana, ovvero la Commissione nazionale per le società e la Borsa.
Tale regolamentazione garantirà l’efficienza dei servizi offerti dal broker e tutelerà l’investitore dalle truffe.
Fatto questo si dovrà procedere con l’iscrizione presso il sito del broker e, di conseguenza, presso la piattaforma di trading online. La piattaforma permetterà al nuovo utente di entrare nei mercati finanziari e procedere con le operazioni di compravendita di beni e servizi.
Quando si inizia a fare trading online, è bene stabilire quante liquidità si è disposti a investire e quanto è il tetto massimo di perdita che si è disposti a subire. Nonostante il trading sembri un’attività abbastanza semplice da comprendere, si tratta sempre di speculazione finanziaria e come tale presenta dei rischi.
Definito questo punto si potrà procedere nella scelta del prodotto finanziario su cui commerciare o investire, cercando sempre di diversificare il portafoglio così da attutire i movimenti ribassisti dei prezzi di alcuni beni sfruttando la stabilità o al rialzo di altri.
Perché investire nel trading online e non tramite gli istituti di credito
Il trading online ha riscosso un notevole successo non solo perché, sfruttando la risorsa della rete, ha semplificato le modalità di accesso al mondo dei mercati finanziari ma anche perché ha ridotto i costi di commissione e le tempistiche richieste per le transazioni economiche.
Inoltre, operare tramite piattaforma di trading online permette di:
- Aprire un conto pur non disponendo di grandi somme di denaro;
- Depositare e prelevare liquidità velocemente;
- Fare esperienza pratica su conto demo gratuito;
- Utilizzare strumenti tecnici per ottimizzare gli investimenti;
- Operare tutti i giorni a qualsiasi ora;
- Controllare le operazioni tramite dispositivi elettronico come computer, tablet e smartphone e in qualunque momento della giornata;
- Ricevere assistenza immediata.
Per tali motivazioni oggi sono sempre di più le persone che scelgono di provare il trading online, sperando di riuscire a far fruttare le proprie operazioni a breve, medio o lungo termine.
Dal momento in cui si intraprende la strada del trading, è bene tenere presente che si tratta una forma di speculazione finanziaria e che dunque può comportare sia perdite che guadagni. Per tale motivo, prima di iniziare, è consigliabile studiare un po’ di teoria e fare pratica su conti simulati, come il conto demo.
Attualmente sono numerosi i broker che offrono materiale didattico gratuitamente scaricabile e corsi di formazione mirati: è il caso del corso trading base, corso trading in azioni, il richiesto corso trading commodities e molti altri ancora.
Corsi di trading online: il successo del commodity trading
Fare commodity trading significa operare nei mercati finanziari effettuando la compravendita delle materie prime. Le materie prime possono essere rinnovabili o non rinnovabili e dunque nel primo caso beni alimentari o fonti di energia rinnovabile, nel secondo caso metalli o fonti di energia non rinnovabili.
Solitamente fare trading sulle materie prime significa acquisire o vendere, tramite contratti finanziari come i CFD, il valore intrinseco di un bene sottostante.
L’uso di questi contratti è molto intuitivo e sono numerosi i broker che offrono questa tipologia di servizio.
Il motivo per cui il mercato commodity risulta essere di largo interesse è che permette una diversificazione del portafoglio, senza dover cambiare la natura del prodotto e abbassando automaticamente il fattore di rischio.
Infine, le materie prime sono beni di largo consumo che difficilmente subiranno forti cali di domanda e dunque di valore.