Domani la video presentazione di “La símetria de la nuez”, libro spagnolo di Laura Garavaglia

Laura Garavaglia, poetessa e presidente de La Casa della Poesia di Como, da sempre si adopera con grande passione per promuovere la poesia, e non solo in Italia. Ha tradotto e favorito la pubblicazione nel nostro Paese di molti poeti europei, medio orientali e dall’estremo oriente, come la poetessa vietnamita Kieu Bich Hau recentemente pubblicata nella traduzione di Laura dall’editore “Quaderni del Bardo” e subito recensita da molti giornali e siti culturali.
Laura Garavaglia è, però, anche e soprattutto, una poetessa con una decina di raccolte poetiche pubblicate più svariate antologie cui ha partecipato. Molti dei suoi libri sono stati tradotti all’estero l’ultimo dei quali è “La simmetria del gheriglio” del 2012, da pochi giorni sugli scaffali delle librerie spagnole con il titolo “La símetria de la nuez” edito da La Garua di Barcellona e tradotto dal poeta Gianni Darconza.
Giovedì 23 luglio, ore 18, sulla pagina facebook de La casa della poesia di Como e sul relativo canale Youtube, ci sarà la video presentazione del volume. Laura Garavaglia dialogherà con la italo cilena Jalisco Pineda e al termine un intervento di Gianni Darconza.
Come è stato presentato in Spagna “La símetria de la nuez”? Tra i versi della poetessa italiana Laura Garavaglia ci sono tutti i dubbi che la scienza, e più precisamente la fisica, solleva in noi quando descrive l’universo che ci circonda – si legge nelle note di presentazione -. In ogni caso, non abbiamo a che fare con un libro ermetico ma lucido, in cui l’esperienza personale dell’autore, la sensibilità e l’onestà fanno di “La símetria de la nuez” un percorso di luce in mezzo alle ombre del mondo di oggi.
Mi dici «Non c’è mai pace in questo posto».
Lo dici e levi lo sguardo. Ma il rimorso
azzanna le viscere e l’invidia
strappa i tendini con i suoi uncini.
Morderei l’amore, se fosse mela o pane.
Mi riempirei la bocca, lo stomaco.
Ma è già molto poter stare vicini
gusci di noce, simmetrie di gheriglio
sulle onde dei nostri quantici destini.
Me dices «Nunca hay paz en este sitio».
Lo dices y levantas la mirada. Pero el remordimiento
retuerce las vísceras y la envidia
arranca los tendones con sus ganchos.
Mordería el amor, si fuese manzana o pan.
Me llenaría la boca, el estómago.
Mas ya es mucho el poder estar cerca
cáscaras de nueces, simetrías de la nuez
sobre las olas de nuestros cuánticos destinos.