Cinque visite tutto compreso con l’Abbonamento Musei Lombardia

27 luglio 2020 | 17:44
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Cinque visite tutto compreso con l’Abbonamento Musei Lombardia
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Cinque visite tutto compreso con l’Abbonamento Musei Lombardia
Cinque visite tutto compreso con l’Abbonamento Musei Lombardia

Perchè no? Chieder gli opuscoli turistici della mia città E con te passare il giorno a visitar musei, Monumenti e chiese parlando inglese…Perché no? Se lo chiedeva anche Lucio Battisti in una famosa canzone, perchè non vivere la propria città con gli occhi di un turista?

Con l’aiuto di Abbonamento Musei vi suggeriamo cinque monumenti e musei, non di Como, come vorrebbe la canzone, ma di due città confinanti: Varese e Lecco. Abbonamento Musei è la tessera annuale che permette di accedere liberamente, e ogni volta che lo si desideri, nelle strutture aderenti al circuito in Lombardia e Valle d’Aosta (con la possibilità di estenderla anche al Piemonte a una tariffa leggermente maggiorata). Una “carta” che per 365 giorni unisce, convenienza (45 ero l’anno tariffa intera e sconti per giovani e senior), e praticità, aprendo le porte di mostre e musei, residenze reali, ville, castelli, giardini, parchi, monumenti, fortezze, siti archeologici, collezioni pubbliche e private Attraverso il portale di Abbonamento Musei è possibile avere tutte le informazioni sui luoghi visitabili e prenotare la visita quando richiesto. Inoltre l’abbonamento offre una serie di convenzioni di sconto in tutta Italia tra stagioni teatrali e concertistiche, cinema, festival, parchi tematici, itinerari di visita, appuntamenti editoriali e alcuni dei più importanti musei italiani.

Dunque, sottoscriviamo online il nostro Abbonamento Musei su www.abbonamentomusei.it/e partiamo per una giornata di visita nella vicina Varese dove, in via Francesco Crispi, 150, ci attende il Castello di Masnago, sede del Civico Museo di Arte  Moderna e Contemporanea. 

5 cose abbonamento musei

Il complesso, sorto attorno all’antica torre dell’XI secolo, è frutto di numerosi interventi nel corso dei secoli ed è inserito nel Parco Mantegazza, giardino pubblico ricco di pregiate essenze sulla sommità del colle di Masnago. Di particolare pregio, le sale affrescate in Stile Gotico Internazionale al piano terreno – Sala degli Svaghi – e al primo piano – Sala dei Vizi e delle Virtù, che caratterizzano l’ala quattrocentesca, la stessa che ospita la civica collezione d’arte, con opere dei maggiori artisti lombardi.

Di particolare interesse la sezione di arte moderna e contemporanea con opere di numerosi varesini come lo scultore Eugenio Pellini e i capolavori di Emilio Longoni, Pellizza da Volpedo e Giacomo Balla facenti parte della donazione di Amelia Bolchini de Grandi che nel 1965 diede vita alla collezione.

5 cose abbonamento musei

Negli anni il museo si è arricchito grazie a una serie di acquisizioni di rilievo, giunte in forza di donazione – come il Valaperta, dono di Rinaldo Corti o l’Hayez, donato da Sai Vita – e di acquisto grazie ai contatti con il critico Giovanni Testori, che permise l’arrivo in collezione dei dipinti di Carlo Francesco Nuvolone, Francesco Cairo e Pietro Antonio Magatti. Dalla metà degli anni novanta del secolo scorso la collezione si è arricchita di opere d’arte contemporanea, come quelle di Emilio Tadini, Dadamaino, Bruno Munari, Enrico Baj, Vittorio Tavernari, Renato Guttuso e Floriano Bodini.

Aperto da martedì a domenica orari 10.00 – 18.00 telefono 0332 820409 Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago 

5 cose abbonamento musei

Se nel chiuso di un museo vi manca l’aria che ne dite di andare su un’isola…preistorica? Non è quella di Jurassic Park, è l’Isolino Virginia, un lembo di terra affiorante a pochi metri dalla riva occidentale del lago di Varese nel Comune di Biandronno.  Donato al Comune di Varese dal Marchese Gian Felice Ponti, è uno dei siti più famosi della Preistoria europea, qui sono state scoperti i resti del più antico abitato preistorico su palafitte dell’Arco Alpino ed è un sito inserito nel Patrimonio mondiale UNESCO.

Storia e ambiente creano in questo luogo un equilibrio di profonda e irripetibile bellezza, il lago e l’isolotto hanno mantenuto nel tempo il fascino di paesaggi incontaminati, non molto dissimili, in alcuni casi, a quelli dei tempi neolitici. Nel Parco Archeologico si può visitare il percorso didattico all’aperto e il piccolo Museo Preistorico che dal luglio 2013 dispone di un nuovo allestimento con pannelli che illustrano gli ultimi risultati degli scavi e ricerche di questi anni.

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Questo abitato, in quanto frequentato dall’uomo per oltre 4000 anni, è di estrema importanza per la conoscenza della Preistoria dell’Italia settentrionale, transalpina e europea. Nel XVI secolo era conosciuta come isola di S. Biagio per la presenza di una piccola chiesa dedicata a questo santo e meta di processioni dalla Schiranna. L’Isolino Virginia è visitabile il sabato e la domenica da aprile a novembre, per raggiungerlo l’imbarco  è a Biandronno con partenze ogni ora dalle 10 alle 20. Sull’isolino c’è anche un ristorante e in estate si svolgono eventi speciali su e intorno all’isolino. Tutte le informazioni su www.isolinovirginia.it  

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Ultima tappa varesina è il Monastero di Torba a Gornate Olona (via Stazione, 2). E’ un complesso di origini romane strettamente legato al Parco Archeologico di Castelseprio, importante sito romano il cui primo nucleo storico (la chiesa di Santa Maria Foris Portas e i ruderi della Basilica di San Giovanni Evangelista), insieme al monastero stesso, è entrato a far parte dei patrimoni dell’umanità UNESCO.

Il complesso monastico di Torba sorse nel tardo Impero Romano con funzione difensiva e fu in seguito utilizzato da Goti, Bizantini e Longobardi. Proprio sotto il regno longobardo venne ad assumere la funzione civile e, in seguito, religiosa che mantenne fino all’epoca napoleonica. Per quanto riguarda la vicina Chiesa, essa venne edificata in fasi successive, a partire dal VII/VIII secolo. Il primo nucleo era probabilmente costituito da un’aula dotata di cripta, ma crollò presto a causa di problemi legati alle fondazioni. Al IX secolo è datata una successiva edificazione di minori dimensioni, ma munita di torre campanaria, anch’essa andata distrutta. La costruzione corrispondente all’ambiente attuale venne eretta nel XI secolo recuperando, in parte, le porzioni murarie originarie.

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Pier Giuseppe Sironi, nel suo I Racconti di Torba, riporta una leggenda per la quale, un tempo, un brigante si insediò a Torba, scacciando chi vi abitava e iniziando a depredare i paesi circostanti; a nulla valsero gli interventi di vari mercenari ingaggiati dalla popolazione, e lo stesso conte del Seprio perse la vita duellando contro l’invasore. Una giovane donna di nome Raffa escogitò allora uno stratagemma: si fece trovare dal brigante a fare il bagno nell’Olona e, quando questi la portò nel suo covo, lo accecò con del sale e prese a picchiarlo con un randello; l’uomo, tuttavia, resistette ai colpi e inseguì la ragazza fino in cima alla torre, ove lei lo avvinghiò e si buttò nel vuoto con lui. Il brigante perse la vita, mentre Raffa si salvò miracolosamente, e fece erigere presso la torre stessa una piccola cappella dedicata all’arcangelo Raffaele, ritenuto il proprio salvatore.

Visite da mercoledì a domenica: ore 10:00 – 18:00, prenotazione obbligatoria anche per i possessori di Abbonamento Musei. Info 0331 820301 www.visitfai.it/monasteroditorba . (foto di Giorgio Majno e Paolo Barcucci)

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Trasferiamoci a Lecco per visitare Villa Manzoni, sede del Museo Manzoniano e della Galleria Comunale d’Arte. La villa è stata la residenza principale, la casa di famiglia dei Manzoni, per quasi due secoli e faceva parte delle vaste proprietà immobiliari possedute  nel Territorio di Lecco. Dalle stanze della villa il giovane Alessandro poteva godersi lo splendido paesaggio che spaziava dal lago alle creste del monte Resegone: è proprio da questi ricordi visivi che scaturì l’ispirazione e la modalità descrittiva del celebre inizio dei Promessi Sposi “Quel ramo del lago di Como …”

La villa presenta una struttura tipicamente neoclassica, sobriamente elegante, con una facciata scandita da modanature in arenaria. Adiacente all’edificio vi è tutt’ora un parco, molto più piccolo dell’originale da cui si accedeva al vasto fondo agricolo, coltivato a viti e gelsi. L’edificio, con tutti gli altri beni lecchesi, venne venduto da Alessandro Manzoni nel 1818 a Giuseppe Scola, un agiato industriale serico che risiedeva a Vercurago, alle porte di Lecco. I successori dello Scola mantennero sempre, almeno al piano terreno, l’aspetto originario degli ambienti e perfino moltissimi mobili e arredi originari nella medesima collocazione, consentendo a studiosi e personaggi pubblici di recarsi in pellegrinaggio negli ambienti che videro la gestazione del più famoso romanzo della letteratura italiana.

5 cose abbonamento musei

Questa tradizione ha permesso di mantenere a tutt’oggi nelle sale del Museo Manzoniano, una suggestiva atmosfera di casa-museo, di dimora aristocratica ottocentesca. A Villa Manzoni ha sede anche la Galleria Comunale d’Arte, la Sezione Separata d’Archivio, la Fototeca e la Biblioteca.

La villa è in Via Guanella, 1 nel quartiere Caleotto, si può visitare giovedì, sabato e domenica ore 10.00 -13.00 e venerdì ore 14.30 -18.30, la prenotazione è obbligatoria al link  https://sro4.mioticket.it/MuseiLecco . Informazioni 0341 481247

5 cose abbonamento musei

Chiudiamo con una delle famose ville del lago che si trova a Varenna, sul ramo lecchese del Lario: Villa Monastero. Di proprietà della Provincia di Lecco, è una delle principali attrattive del territorio per la sua posizione strategica in termini storico-paesaggistico-ambientali e per i differenti servizi forniti dal compendio; il nucleo centrale è rappresentato dalla Casa Museo che, nel 2004, ha ottenuto il riconoscimento museale di Regione Lombardia ed è interamente accessibile al pubblico con il suo percorso espositivo che si sviluppa in 14 sale.

Villa Monastero è una Casa Museo ricca di testimonianze lasciate nel tempo dai suoi proprietari; quattro secoli di storia, gusto e stile che si sovrappongono e si fondono formando un gioiello sul Lago di Como. Dall’Ottocento, infatti, la Villa è sempre stata non solo abitata, ma anche intensamente frequentata da personaggi di spicco del panorama culturale e artistico italiano ed europeo. Nei 14 ambienti interamente arredati, dalla sala del Bigliardo a quella della Musica, dal salottino Mornico alla camera padronale, i visitatori hanno la possibilità di vivere in prima persona nel passato, ammirando la raffinatezza delle decorazioni e degli arredi, la ricchezza dei materiali e la varietà degli stili.La Villa è circondata da un Giardino botanico che si estende per quasi 2 chilometri lungo il fronte lago da Varenna a Fiumelatte e conta annualmente quasi 80.000 visitatori, offrendo opportunità di svago e di apprendimento grazie alla presenza di numerose e rare specie arboree autoctone ed esotiche.

Gli orari e le modalità di visita variano secondo i giorni della settimana e le diverse stagioni, inoltre ci possono essere limitazioni dovute all’utilizzo della villa per congressi ed eventi perciò e meglio consultare direttamente il sito www.villamonastero.eu 

5 cose abbonamento musei

Eccoci di ritorno da cinque visite tra Varese e Lecco per le quali non avremo pagato nessun ticket, tutti gli ingressi sono compresi nella carta Abbonamento Musei Lombardia. E abbiamo ben 365 giorni per sfruttarla