Festival della Cultura Lomazzo: ispirato a Mandela lo spettacolo “Nelson”



Il teatro a Lomazzo Cultura con lo spettacolo che racconta la vita di Mandela
Secondo fine settimana del Festival della Cultura Città di Lomazzo, dopo l’omaggio a Morricone e la presentazione del libro di Enzo Ginmaria Napolillo è venuto il momento del teatro: sabato 1 agosto alle ore 21, Marco Continanza porta in scena “Nelson” del regista comasco Pino Di Bello. Lo spettacolo sarà allìaperto in piazza Trento a Manera di Lomazzo con ingresso gratuito (è garantito in via prioritaria l’accesso a coloro che effettuano la registrazione su eventbrite).
Si parla di Sud Africa e della vita di Nelson Mandela, uno dei grandi della storia e riconosciuto per aver condotto il suo Paese, dopo anni di spietato apartheid, su una strada di pacificazione e ricostruzione della comunità nazionale lacerata.
Lo spettacolo ripercorre la straordinaria vita di Mandela attraverso il racconto che un uomo fa a suo figlio per insegnargli i valori che lui considera fondamentali. E così, attraverso le parole di questo padre, torneranno alla memoria o si racconteranno a chi non è conoscenza, i momenti salienti della vita di quest’uomo e del mondo terribile in cui ha vissuto: la sua infanzia, la sua adozione, dopo la morte del padre, da parte del re della sua tribù, gli anni della scuola e la presa di coscienza, gli anni del terrorismo, la condanna al carcere a vita, le stragi nei ghetti, e poi la sua liberazione, l’elezione a Presidente della Nazione, fino a quel capolavoro umano che è stata l’istituzione della Commissione per la Verità e la Riconciliazione.
Nei due metri per due, per 27 anni, Mandela ha desiderato di costruirsi un aquilone e questo gli è stato sempre fisicamente negato, ma evidentemente nessuno di loro è mai riuscito a impedire che lui lo costruisse e lo facesse volare nella sua mente e nel suo cuore.
Lo spettacolo è destinato a tutti: è stato proposto nelle scuole, per permettere ai ragazzi, agli adolescenti e ai giovani di conoscere una lotta importate, condotta contro il pregiudizio e contro il razzismo. Il racconto si muove a ritmo sostenuto in un crescendo di emozioni fino a farci provare la liberazione da quel senso di rabbia che monta sin dalle sue prime parole e facendoci così sentire la potenza del perdono, della pace e della fratellanza, perché nessuno nasce odiando un’altra persona.
Le persone imparano ad odiare. E se possono imparare ad odiare allora può essere loro insegnato anche ad amare. Perché l’amore è un sentimento più naturale dell’odio e anche la giustizia.
NELSON (Stagione Prosa)
testo e regia di Giuseppe Di Bellocon Marco Continanza